Molestie, Capotondi: "Processi mediatici non portano a nulla"

Attrice convinta che "non ci sia nessun effetto positivo" quando si grida al mostro

Molestie, Capotondi: "Processi mediatici non portano a nulla"

"Bisognerebbe concentrarci sulle cose concrete che fanno bene a questo processo culturale, però dobbiamo stare un filino fuori da questa modalità di ricerca del mostro e del capro espiatorio". All'Huffington Post Cristiana Capotondi torna a parlare del movimento metoo e delle molestie sessuali e si scaglia contro chi fa una caccia al capro espiatorio.

"Ho firmato la lettera del Dissenso Comune per questo passaggio in particolare, perché la soddisfazione voyeurista di trovare un mostro, un capro espiatorio sia per le vittime che per i carnefici, molto spesso, si risolve in un nulla di fatto", aggiunge, dopo che all'inizio dell'anno era stata fotografata in un ristorante romano in compagnia di Fausto Brizzi. "Si è sempre comportato da vero gentiluomo", aveva detto.

"L'abuso e la violenza sessuale

non hanno genere, io starei su questo - dice - ma è come se da qualche parte dubitassi dell'effetto positivo che questi processi mediatici possano avere sulla vita vera, quotidiana e costante delle persone".

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