È un nonsense italiano processare chi si difende

Alessandro Meluzzi

Il diritto a difendersi è radicato nelle parti più basilari del Diritto Naturale. Ancora prima della nascita degli Stati di diritto e delle leggi positive, la legittima possibilità di difendere la propria salute, la propria integrità, il proprio corpo, la propria famiglia, i propri beni e il proprio territorio è connaturata all'uomo. Pensare, quindi, che non sia del tutto normale che una persona aggredita nella propria casa possa difendersi con gli strumenti - anche le armi - a sua disposizione è un arbitrio del cosiddetto Stato di diritto. Pensare, infatti, che debba essere negata la possibilità di proteggere se stessi o la propria famiglia corrisponde ad un'idea totalmente distorta della giustizia. Esiste, a mio giudizio, una condizione di assoluta non punibilità per chiunque si difenda. Chi, durante il sonno o in condizioni di sorpresa, vedesse accanto a sé in casa uno sconosciuto, si trattasse anche di Babbo Natale sceso dalla canna del camino, non dovrebbe essere sanzionato, anche qualora si difendesse con un'arma da fuoco o un corpo contundente. La condizione di allarme e difesa adrenalinica - anche rispetto a quella che è un'estensione del proprio corpo: la casa - priva del dolo qualunque reazione. Il concetto di proporzionalità è aberrante: come stabilire una proporzionalità razionale tra attacco e difesa? Chi potrebbe scriminare in maniera analitica qual è una reazione proporzionale all'attacco? Ricordiamo il diritto romano: Agressus non tenet in manu stateram. Il diritto alla difesa è una condizione del tutto fisiologica, legata alle basi del diritto naturale e l'ingiustizia di un processo, come diceva il grande giurista Mortati, è un'ulteriore aberrazione giuridica.

Per non parlare, poi, delle cause di risarcimento per coloro che, illecitamente introdottisi all'interno di una casa, pretendono di essere risarciti per i danni ricevuti, dopo essersi oggettivamente esposti essi stessi ad un rischio del quale avrebbero dovuto essere quantomeno consapevoli: un non senso, esattamente come processare chi si è difeso.

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