"Pokemon Detective Pikachu", una giostra per tutte le età

La trasposizione sul grande schermo del fenomeno videoludico di Nintendo è un live-action riuscito e divertente, nato per i fan ma adatto a tutta la famiglia

"Pokemon Detective Pikachu", una giostra per tutte le età

Basato su uno dei più grandi franchise del mondo, arriva al cinema "Pokemon: Detective Pikachu", per la gioia di chi negli anni ha amato i "piccoli mostri tascabili" chiamati Pokemon, nati come videogioco nel 1996 e poi declinati in cartoni animati, carte da gioco collezionabili e gadget.
Il film è incentrato su Tim Goodman (Justice Smith), un giovanissimo agente assicurativo il cui padre, Harry, di professione detective, è scomparso e probabilmente morto. Per saperne di più il ragazzo si reca a Ryme City, metropoli creata dal visionario miliardario Howard Clifford (Bill Nighy), in cui umani e Pokémon convivono pacificamente. Qui scopre l'esistenza di un Pikachu parlante, il compagno detective del padre, e inizia a collaborare con lui alla soluzione del caso. A dare man forte ai due sarà un'aspirante giornalista, Lucy Stevens (Kathryn Newton), convinta che Goodman senior stesse indagando su misteriosi esperimenti al momento della sua sparizione.
"Pokemon: Detective Pikachu" si rivela un mistery thriller che echeggia, nelle atmosfere, certi polizieschi anni '70 e in cui la computer grafica ben si amalgama all'azione dal vivo.
La città immaginaria nella quale è ambientata l'azione si presenta come un ibrido tra Tokyo, Londra e New York ed è curata nei minimi dettagli: chi ha giocato ai videogiochi e ha collezionato le carte noterà infiniti riferimenti al mondo dei pocket monsters, sparsi all'interno di scenografie ricchissime di dettagli (tenere d'occhio cartelloni pubblicitari e giornali).
Naturalmente il punto di riferimento comico del film è l'amatissimo personaggio di Pikachu, che qui ricorda un po' l'orso Ted di Set MacFarlane nell'accostamento di sembianze adorabili e parlantina irriverente. A prestargli la voce nella versione originale è Ryan Reynolds e, in quella italiana, Francesco Venditti, che già doppiava l'attore nei panni del logorroico Deadpool. Gli altri Pokemon, fedeli alla tradizione, hanno invece come caratteristica quella di saper pronunciare soltanto il proprio nome e, tra tutti, spicca un meraviglioso Psyduck, perennemente stressato e oggetto di rassicurazioni costanti per evitare che esploda. I siparietti che lo vedono coinvolto sono i momenti più spassosi di un prodotto d'intrattenimento semplice per essere compreso dai bambini e abbastanza interessante da tenere desta l'attenzione degli adulti.


A differenza delle trasposizioni su grande schermo di tanti altri videogiochi, il film "Pokemon: Detective Pikachu" oltre a non annoiare e deludere i fan, è fruibile anche da chi è completamente digiuno d'informazioni sul mondo di queste creaturine immaginarie.

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