Il documentario della Bbc, “The Princes and The Press” è andato in onda, raccontando il complesso legame tra William, Harry e la stampa. Il programma ha posto particolare attenzione anche sulla faida tra i fratelli e una presunta gelosia di Kate verso Meghan. La royal family lo ha bollato come “chiacchiericcio”. Tuttavia sono venuti fuori una serie di dettagli inquietanti sul modo in cui una certa parte dei media avrebbe letteralmente perseguitato il duca di Sussex ancora adolescente e una delle sue più celebri ex fiamme, Chelsy Davy.
Buckingham Palace contro la Bbc
La Bbc ha rifiutato la richiesta dei Windsor di visionare in anticipo il documentario “The Princes and The Press”. Ora toccherà alla regina Elisabetta, insieme a Carlo e a William, decidere se mantenere la minaccia di boicottare l’emittente. Una scelta difficile, che potrebbe rappresentare un precedente. Per la prima volta, infatti, verrebbe troncato di netto un legame decennale con uno dei nomi di spicco del Royal Rota, ovvero il gruppo “d’elite” della stampa britannica, creato 40 anni fa, che detiene un accreditamento esclusivo per coprire tutti gli eventi che riguardano la royal family.
Per ora il Palazzo reale si è limitato a diffondere una nota ufficiale colma di disappunto, in cui possiamo leggere: “Una stampa libera, responsabile e aperta è vitale per una sana democrazia…troppo spesso affermazioni infondate ed esagerate, rivelate da fonti anonime, vengono presentate come verità…è deludente quando chiunque, compresa la Bbc, dà a queste fonti una credibilità del genere”. Il rapporto tra la stampa e la royal family non è mai stato lineare e quanto accaduto con la Bbc, sebbene incredibile per certi versi, ne è una dimostrazione evidente. Anche il contenuto del documentario, però, ci racconta degli aneddoti in merito, soffermandosi su una storia angosciante che avrebbe coinvolto il principe Harry e la sua ex Chelsy Davy.
“Ho derubato Harry della sua adolescenza”
“The Princes and The Press” ha raccolto la testimonianza di un detective privato, Gavin Burrows, che negli anni Duemila avrebbe perseguitato il principe Harry pur di raccogliere materiale da vendere ai giornali. Burrows, come riporta il People, ha raccontato cosa rappresentasse il duca di Sussex per gli editori, dichiarando: “Harry era la nuova Diana”. Ha anche spiegato: “Di fatto facevo parte di un gruppo di persone che hanno derubato [Harry] della sua adolescenza”, sottolineando che in quegli anni la cultura mediatica fosse “spietata”.
L’investigatore ha confessato di aver perseguitato non solo il principe, ma anche la sua fidanzata di allora, Chelsy Davy. Tra i due la relazione è durata 6 anni, fino al 2011. In quel periodo Burrows è arrivato al punto di hackerare il telefono della giovane: “C’era tanta pirateria informatica e un grande lavoro di sorveglianza sulle sue comunicazioni. Chelsy, prima di incontrare Harry, se ne vantava sempre con i suoi amici”. Burrows ha ammesso di essersi spinto oltre il limite, scandagliando il passato di Chelsy Davy, alla ricerca di situazioni compromettenti, ex fidanzati, scandali e spulciando addirittura nelle sue cartelle cliniche per scovare eventuali aborti, o malattie sessualmente trasmissibili.
Tutto per denaro e fama. L’investigatore, pentito, ha detto: “Sono molto dispiaciuto”. Aggiungendo di aver agito in quel modo inqualificabile perché “avido, schiavo della cocaina e vittima di manie di grandezza”. Un ritratto desolante, commentato dall’esperta Roya Nikkhah, che ci mostra l’altra faccia della medaglia della vita royal: “Quando frequenti o stai considerando di sposarti con un membro della famiglia reale, sei sottoposto a un controllo enorme. Le relazioni di Harry, prima con Chelsy Davy, poi con Cressida Bonas sono finite soprattutto perché nessuna delle due voleva sopportare la continua prevaricazione dei media”.
Poi l’esperta ha ricordato che, al termine della storia con Cressida Bonas, Harry aveva 30 anni, ma si sentiva completamente solo: “Molti dei suoi amici si erano sposati e avevano messo su famiglia e lui era molto preoccupato. Temeva di non riuscire a non trovare una compagna capace di gestire la situazione”.
Alla fine è arrivata Meghan Markle, ma i duchi non sono riusciti a tollerare le pressioni, scegliendo la fuga (benché i motivi della Megxit non siano legati esclusivamente al rapporto con la stampa), dopo aver accusato i media di intromissioni nella loro vita privata, bullismo e odio online.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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