Quando l'amore è tenero e perverso

All'inizio siamo in un deserto degli Usa, dove incontriamo una ragazza in crisi che, sciupata dalla vita, somiglia a Roselyn , la protagonista degli Spostati di Arthur Miller, l'ultima creazione di Marilyn Monroe . Ma presto questa donna frustrata che sembra prigioniera della casa che la ospita riceve la visita di un ignoto visitatore. Che guarda caso è il fratello col quale ha vissuto un torbido rapporto di sudditanza sessuale, in uno spaccato di abiezione e paura. Ma proprio quando il testo di Sam Shepard comincia a ingranare ci accorgiamo che questo interno familiare degradato è in realtà l'anticamera dell'inferno. Perché in questa danza di morte che non ha mai tregua si presentano altri due contendenti: un padre ridotto a fantasma del passato e un corteggiatore che pare scaturito dall'inconscio dei due protagonisti. Nasce così il sospetto che tutto il vissuto tenero e perverso di Pazzo per amore sia in realtà la macabra suggestione tra un sogno del passato e gli incubi del presente. In questo universo di attrazione e ripulsa dove si proietta il mancato rapporto col padre che ci trasporta in una deriva simile a Strano interludio, il capolavoro di O'Neil.

Dove il ricordo di una strana Contessa che la povera May indica come l'unica responsabile della fuga da casa del fratello impedi- sce ai due di crearsi un rapporto alla pari. In questo universo che si spezza e si riannoda in una straziante solitudine si proietta il mancato rapporto col padre che ritorna in scena come un macabro folletto.

PAZZO PER AMORE - Parma, Teatro Due.

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