"Libertà di circolazione delle persone, delle idee, delle culture e dei diritti". Recita così il volantino del Festival diffuso delle culture mediterranee Sabir, promosso da una sfilza di ong e onlus, come l'Arci, le Acli, la Caritas italiana e la Cgil, con la collaborazione di Asgi, A Buon Diritto e Carta di Roma. La Rai ha pure dato il proprio patrocino alla kermesse che, arrivata alla sua quarta edizione, approda quest'anno ai cantieri della Zisa a Palermo. La decisione dei vertici di viale Mazzini, però, ha scatenato le ire dei parlamentari leghisti che ora chiedono il "ritiro immediato del patrocinio".
Un festival pro immigrazione con il patrocinio della tivù pubblica. "Nessuno qui vuole impedire la libertà di espressione. Ma quando si parla di servizio pubblico radio televisivo, si dovrebbe parlare anche di imparzialità, cosa che in questa manifestazione proprio non è prevista", lamentano i parlamentari lumbard Simona Pergreffi, membro della Commissione di Vigilanza Rai, e il bergamasco Daniele Belotti. Basta dare un'occhiata al programma del festival, che si terrà dall'11 al 14 ottobre a palermo, per capire l'aria che tirerà ai Cantieri della Zisa. In calendario sono stati, infatti, inseriti convegni sulla campagna elettorale per le Europee 2019 contro movimenti politici definiti "regressivi". Non solo. Gli organizzatori del Festival di Sabir sono anche tra i sostenitori della raccolta firme Welcoming Europe - Per un'Europa che accoglie. "Vogliamo decriminalizzare la solidarietà - si legge sul sito della kermesse - vogliamo creare passaggi sicuri e proteggere le vittime di abusi".
Tra gli appuntamenti che spiccano nel calendario del Festival di Sabir ci sono la presentazione dell'Atlande dei migranti in Europa, l'incontro Città e porti aperti tra Europa e Africa, i workshop con gli avvocati sul ricongiungimento familiare e con i sindacati per "la protezione e i diritti dei migranti che attraversano il Mediterraneo". Tutti gli appuntamenti sono incentrati sulla accoglienza e sono pensati per suggerire "vie legali e sicure di ingresso" a chi vuole raggiungere l'Italia e l'Europa. Il patrocinio della rai a un evento così politicizzato ha smosso la Lega che oggi, con una interrogazione in commissione di Vigilanza, ha chiesto ai vertici di viale Mazzini di intervenire quanto prima.
"Offrire il patrocinio Rai a una manifestazione in cui si analizzano forme per denunciare i vertici del governo italiano legittimamente eletto, promuovere strumenti di contrasto alle sue politiche sugli hotspot, definire razzisti e populisti milioni di elettori che in Europa sostengono determinate forze politiche, organizzare etichettare come 'reazionari e oscurantisti' determinati governi di Paesi europei - sostengono la Pergreffi e Belotti - non è dunque una svista, ma un grave errore cui rimediare con urgenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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