La regina Rania non è solo un’icona glamour, ma anche una donna fortemente ancorata ai valori religiosi e nazionali del suo Paese. Lo scorso 8 maggio, nel pieno del periodo di Ramadan, ha effettuato la umrah, cioè il pellegrinaggio minore (così chiamato poiché si tratta di un pellegrinaggio volontario che si può fare in qualunque momento dell’anno, contrariamente all’hajj) con un gruppo di orfane e di donne selezionate attraverso le charity giordane. Qualche giorno fa, poi, è comparso sulle Instagram stories della regina un filmato divenuto subito virale in cui la famiglia reale giordana celebra l’Iftar, cioè la rottura del digiuno quotidiano di Ramadan.
Nel video sembra di vedere una famiglia come tante, riunita attorno al tavolo e in attesa della cena. Il re Abdallah termina il digiuno quotidiano bevendo un bicchiere d’acqua e mangiando datteri insieme ai figli, il principe ereditario Hussein e il principe Hashim, come riporta il sito Gulf News. La videocamera si sposta poi sulla regina Rania, intenta a servire la cena e sulle principesse Salma e Iman che l’aiutano. Il filmato rappresenta uno sguardo sulla vita privata di una delle famiglie reali più in vista del mondo e uno scorcio che coglie nel dettaglio realtà e tradizioni diverse. Di solito l’Iftar non viene ripreso, ma rimane protetto nell’intimità familiare, soprattutto se riguarda i sovrani di un Paese arabo e islamico. Il re Abdallah e la regina Rania, invece, hanno rotto le regole del protocollo di corte (sembra di vedere Meghan e Harry) raccontando con le immagini qualcosa in più su di loro.
Il giorno seguente alla diffusione del video la Giordania ha festeggiato i suoi 73 anni di indipendenza. La cerimonia, spiega il sito Royal Central, si è tenuta ad Amman e l’arrivo del sovrano è stato salutato con 21 colpi di pistola sparati a salve. Re Abdallah ha passato in rassegna l’esercito, poi la famiglia reale quasi al completo (la figlia Iman è dovuta rientrare alla Georgetown University di Washington) ha assistito al suo discorso. Dopo aver ricordato i traguardi raggiunti dal Paese fin dal giorno dell’indipendenza, il 25 maggio 1946, il monarca ha premiato con le onorificenze dell’Ordine di Istiqlal (indipendenza) le persone che si sono distinte in diversi ambiti della società.
La regina, come sempre emblema di fascino e di eleganza, indossava un abito dai toni oro e verde (uno dei colori della bandiera nazionale), dalla linea morbida, nello stile dei caftani e fermato in vita da una cintura alta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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