Ricky Martin ha cominciato a delineare il suo futuro da superstar internazionale soltanto vent'anni fa, dopo il grande successo di "Maria". Con la pubblicazione di "Fiebre", il cantante rinnova oggi la sua fama da sex symbol e, dopo il coming out, continua a raccontare le sue emozioni, così come conferma in un'intervista per il Corriere della Sera.
46 anni, portoricano e omosessuale dichiarato, appare curioso che in "Fiebre" l'artista parli della passione di una donna. È lo stesso Martin a spiegare la scelta della protagonista, poiché il genere e l'orientamento sessuale non dovrebbero mai essere un problema. Dietro questa "lei" potrebbe esserci un "lui" o, ancora, una persona trans: "l'amore e l'identità sessuale si manifestano in molti modi e nessuno può permettersi di giudicare la natura altrui".
La decisione di fare coming out è stata piuttosto sofferta per il cantante, soprattutto a causa di alcuni amici pronti a sconsigliare di rivelare al pubblico la sua omosessualità: poiché ritenuto un sex symbol, avrebbe rischiato di perdere il pubblico femminile. Così non è andata: la sua immagine di uomo affascinante è rimasta intatta, tanto da essere consideato oggi uno degli artisti più sexy in assoluto: "Cerco di essere sexy? Non consciamente. Sono cresciuto in una piccola isola dei Caraibi, forse conservatrice, ma con una certa libertà sull’aspetto fisico. La nostra musica è sensuale, sessuale, seduttiva. Sono cresciuto così: non posso ignorarlo".
E, a proposito di "Fiebre", Ricky Martin racconta come siano famiglia, romanticismo, social media e musica a fargli "venire la febbre",
ovvero ad appassionarlo maggiormente. "Ma la cosa più importante è essere a contatto con le mie emozioni. Per molti anni le ho nascoste, quindi mi dà la febbre poter essere aperto e trasparente su come sono".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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