Romizi: “ha vinto il comitato dei 1500, ma l’importante è aver riportato Arezzo Wave in città”

Dopo tante polemiche Arezzo Wave torna in città. Il comune in un primo momento aveva individuato come location per l’evento Villa Severi, ma un comitato di cittadini ha fatto tramontare l’iniziativa. Incontriamo Francesco Romizi, assessore alle Politiche Giovanili e allo Sport, che ha vissuto in prima persona i fatti di queste settimane.

Domanda: Romizi, come hai vissuto tutta questa storia?

Romizi: E’ stata molto dura, faticosa, stressante, perché questo comitato è stato molto agguerrito. Io stesso abitando lì vicino, la mattina appena fuori casa venivo continuamente fermato.

D: Facciamo un passo indietro. Spiegaci cosa è successo, cosa non ha funzionato?

R: Noi avevamo fatto tutti i passaggi tecnici, Mauro Valenti (fondatore di Arezzo Wave) era venuto in comune a febbraio chiedendoci Villa Severi come location per Arezzo Wave. A quel punto io insieme all’assessore Macrì (Cultrura e Turismo) abbiamo chiesto i pareri degli uffici tecnici, i quali hanno dato esito positivo. Gli unici due aspetti meno convincenti riguardavano la viabilità e i parcheggi. Con la Polizia Municipale ci eravamo subito messi al lavoro per cercare una soluzione al problema: chiusura dalle 20:00 all 01:00 di Via Redi e un servizio navetta per risolvere il problema parcheggi offerti dal Valenti stesso.

D: Cosa non ha funzionato?

R: Ad aprile un comitato ha iniziato a raccogliere le firme. Ci sono stati tre incontri con i rappresentati del comitato, due con me e uno con il sindaco. Al primo incontro, hanno subito respinto la possibilità di fare Arezzo Wave a Villa Severi. Abbiamo cercato di andare incontro ai cittadini, cercando di trovare le giuste soluzioni, ma purtroppo non è stato possibile.

D: Il comitato però ha sollevato una questione di carattere formale, giusto?

R: A fine gennaio 2014 la regione ha approvato un nuovo regolamento sul suono che va a stringere le deroghe. La città è divisa in 5 classi. (Piano di Classificazione Acustica) Dalla 1° che è la più stringente fino alla 5° che non prevede divieti. Il parco di Villa Severi è in classe 3: si possono derogare fino a un massimo di 25 deroghe se l’evento è patrocinato dal comune. In teoria a Villa Severi era possibile fare le deroghe, ma la zona accanto (villa fiorita etc.) è in classe 2, lì purtroppo non è possibile fare deroghe.

D: Chi non se n’è accorto?

R: L’ufficio competente. Ci tengo comunque a dire che il regolamento regionale in molte sue parti risultava difficilmente comprensibile.

D: Però se ne sono accorti i cittadini. La consideri una figuraccia per la giunta?

R: Non c’è dubbio che ci siano state delle leggerezze da parte nostra, ma l’importante è avere riportato Arezzo Wave in città. L’evento sarà al “Campo di Rugby”

D: Non trovi paradossale che comitati composti da poche persone possano paralizzare delle iniziative utili alla città? Ultimo è il caso di Damien Hirst a Icastica 2014.

R: I comitati sono una cosa positiva, non c’è dubbio. Diventano negativi quando sono il centro di piccoli interessi di parte. La politica deve guardare al bene comune, non può stare a sentire solo la pancia. La politica ascolta, dialoga, ma alla fine deve decidere da sola.

D: Allora non sarebbe forse utile un filtro che vagli le richieste dei cittadini?

R: Sono d’accordo. Ti faccio un esempio: avere eliminato le circoscrizioni è stato un errore, erano un luogo d’incontro che faceva da cuscinetto. Ma penso anche ai sindacati, alle sezioni di partito o ai circoli ARCI, che oggi purtroppo non vengono più utilizzati come un tempo.

D: Sei assessore da circa un anno. Ci fai un bilancio?

R: In quest’anno ho lavorato moltissimo, il lavoro da assessore è molto duro. Posso dirmi soddisfatto di avere raggiunto alcuni obiettivi a cui tenevo molto: tra sport e giovani abbiamo seguito circa 135 eventi.

Abbiamo poi recuperato il rapporto con “Il giardino delle idee” e abbiamo lavorato molto per valorizzare di più il Teatro Vasariano e il Teatro Tenda. Purtroppo la burocrazia ci rema contro, c’è un’urgenza di sburocratizzazione; molto spesso tutto va a rilento a causa dei mille passaggi burocratici a cui siamo obbligati. Speriamo che Renzi mantenga la promessa fatta…

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