"Fratelli e sorelle". Fiorello vestito da prete apre il 70esimo Festival di Sanremo per annunciare all'Italia televisiva che il festival lo presenta il suo "amico Amadeus". "Io sarò al fianco di Amadeus in questo festival, sarò il suo Rocco Casalino", dice."C'è bisogno di pace. Scambiatevi un segno di pace. Uno dia dei soldi all'altro", dice 'don' Fiorello percorrendo la platea e dribblando i fan ("signora non è il momento giusto per i selfie"). "Non vorrei risultare blasfemo - premette spiegando il singolare outfit - Faccio un appello al Santo Padre: non disdica il canone Rai. Questo è un festival a rischio 15% quindi ci voleva qualcosa di forte. Questo è un abito di scena. L'abito di Don Matteo. Solo questo fa il 30% di share. L'amico mio - aggiunge parlando di Amadeus - ha un talento naturale per mettersi contro tutti. Mia madre mi ha detto: 'attento a quello che dici che sennò finisci come Amedeus'. In effetti si è messo contro tutti. Destra, sinistra, centro. Anzi il centro non c'era e l'hanno creato per lui". Parla della fuga degli ospiti: "Salmo, Jovanotti, la Bellucci, sono scappati neanche fossero elettori dei cinque stelle. Ci potrebbero essere le sardine che di solito vanno uniti in banchi e invece questi sono divisi, qua invece metà vanno con i Benetton". L'intervento è tutto sull'autoironia scaramantica festivaliera: "Se funziona l'abito, domani mi vesto da Maria de Filippi". Poi invoca Amadeus, intonando il canto del suo nome come fosse l'alleluja. E quando entra Amadeus gli lascia il palco avvertendo: "Al festival si entra Papi e si esce Papeete".
La diretta della serata
Tecla Insolia con "8 marzo" ha vinto la prima sfida delle Nuove Proposte con il 50,6% dei voti della giuria demoscopica, battendo e dunque eliminando gli Eugenio in via Di Gioia con Tsunami. Per la band il Festival finisce qui, Tecla va in semifinale. Leo Gassmann con il brano "Vai bene così" il secondo semifinalista del Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte, superando nel confronto diretto Fadi che proponeva "Due noi". La giuria demoscopica ha assegnato a Gassmann il 54% dei voti. Venerdì la semifinale e la finale.
Ferro incanta con Modugno
Elegantissimo ed emozionato, Tiziano Ferro è sceso dalla scalinata dell'Ariston eseguendo "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno. È il primo omaggio del festival di Sanremo, affidato al cantante di Latina che, appena terminata l'esecuzione, è andato subito ad abbracciare Amadeus. "Che regalone!", ha esclamato Tiziano, tra i cori di stadio del pubblico che lo ha accolto molto calorosamente.
È il momento di Diletta Leotta: abito lungo quasi principesco, giallo e interrotto da una cinta nera in vita con strascico e scollo dritto a bustier. "È bella, posso dirlo? È simpatica posso dirlo? - scherza Amadeus - è laureata in giurisprudenza, questo non lo sapevo e me l'ha detto lei".
Standing ovation del pubblico del teatro Ariston per Rita Pavone al termine dell'esecuzione del brano con cui l'artista è in gara al Festival di Sanremo, "Niente (resilienza)". Applausi anche in sala stampa. L'artista non tornava all'Ariston dal 1972.
Rula stuzzica Amadeus
"Sanremo è un posto carico di energia bellissimo, ma le scale più belle che ho sceso sono quelle quando avevo 20 anni, le scale dell'aereo con cui sono arrivata in Italia". Lo ha detto Rula Jebreal arrivando sul palco dell'Ariston, rispondendo ad Amadeus che le chiedeva che emozione si provasse a scendere le scale sanremesi. Poi la giornalista internazionale ha aggiunto: "Stasera facciamo parlare la musica, che è una lingua universale che tutti comprendiamo. E stasera cerchiamo, tutti noi, di fare un passo in avanti, e di non fare gaffe magari", ha concluso scherzando con il conduttore e riferendosi alla battuta del 'passo indietrò che tante polemiche ha creato alla vigilia.
Al Bano e Romina Power sono arrivati sul palco dell'Ariston scendendo la scala presentati dalla figlia, Romina Carrisi, che 33 anni fa quando loro cantarono Nostalgia canaglia sullo stesso palco, era nella pancia della mamma. Brivido per Al Bano che concludendo la discesa ha perso per un momento l'equilibrio, ed è stato sorretto da Romina che gli ha dato la mano. Poi insieme hanno cantato proprio 'Nostalgia canaglià. Hanno intonato un medley di alcuni loro grandi successi, poi l'inedito 'Raccogli l'attimò, il primo insieme dopo 25 anni, scritto per loro da Cristiano Malgioglio con la stessa Romina.
Finisce con una standing ovation del Teatro Ariston e con gli occhi bagnati dalle lacrime l'omaggio di Tiziano Ferro a Mia Martini sulle note di 'Almeno tu nell'universo, che viene dedicata per la prima volta da uomo ad uomo, come lo stesso cantautore (che l'anno scorso ha sposato il suo compagno statunitense) sottolinea alla fine della sua esibizione visibilmente commosso. "Questa è un'operazione a cuore aperto", ha detto Ferro, ricordando come fosse la prima volta che questa canzone venisse eseguita da un uomo.
Il monologo di Diletta
"La bellezza capita, non è un merito. Certo, è un vantaggio, altrimenti col cavolo che sarei qui". Diletta Leotta decide di affrontare in modo schietto il tema della bellezza e del tempo che passa, e lo fa scegliendo una 'spallà importante per il suo monologo sul palco dell'Ariston. La conduttrice sportiva ha infatti parlato alla nonna Elena, seduta in platea, raccontando di come le ha insegnato cosa è davvero importante. "Sono una conduttrice sportiva, ma sarei ipocrita se dicessi che il mio aspetto è secondario. Mia nonna Elena me lo diceva sempre: la bellezza è un peso che con il tempo ti può fare inciampare se non la sai portare", ha detto la Leotta citando un detto siciliano. "Tu sei riuscita a riempirti le tasche di mille storie da raccontare, ma hai lasciato dietro di te la tua giovinezza e la tua bellezza, perché questo tempo fa lo sgambetto a tutti -ha proseguito parlando alla nonna la bionda conduttrice sedendosi sulle scale- noi facciamo di tutto per trattenerlo". Sullo schermo un effetto grafico fa comparire le rughe sul suo volto, e Leotta si è chiesta: "Chissà se sarò felice come mia nonna a 85 anni, lei lo è perché a riso tanto in vita sua. Il tempo passa per tutti ma non passa per tutti allo stesso modo, e mia nonna ha vissuto alla grande. Io non ho paura, perché lei mi ha insegnato ad essere 'diversamente bella".
Contro la violenza sulle donne sul palco dell'Ariston, Rula Jebreal, visibilmente emozionata, racconta della madre suicida dietro lo stupro e cita le parole di canzoni scritte da Battiato, Vasco Rossi e Francesco De Gregori. "Non dobbiamo più avere paura, noi donne vogliamo essere libere nello spazio e nel tempo". "Che non si chieda mai più a una donna che è stata stuprata com'era vestita quella notte".
Emma incanta l'Ariston
Emma, ospite in duplice veste nelola prima serata del Festival di Sanremo 2020: lo è stata insieme al cast del film "Gli anni più belli" e in un secondo momento, in occasione del suo decennale artistico, con un live della una versione inedita di "Stupida allegria", con il coinvolgimento di tutta l'orchestra, diretta da Davide Di Gregorio, e di 8 percussionisti provenienti da diverse parti del mondo e scelti personalmente da Emma.
A seguire l'artista ha eseguito un medley sulle note di alcuni dei brani che hanno rappresentato questi suoi primi 10 anni di carriera: da "Non è l'inferno" - con il quale ha vinto il Festival di Sanremo nel 2012 - ad "Arriverà", canzone con il quale ha raggiunto il secondo posto del Festival di Sanremo 2011, insieme ai Modà; da "Amami", canzone rappresentativa di questi 10 anni di carriera, fino ad arrivare a "Fortuna", canzone dell'omonimo ultimo disco di inediti, il cui taglio inserito nel medley è stato scelto appositamente da Emma per l'occasione: un messaggio in musica che arriva più forte di qualsiasi parola (stralcio del testo della canzone: "Tra tutte le cose che vi vorrei dire come un fiume in piena che parte dal cuore, si vince e si perde ma vale la pena anche solo provare. La fortuna non esiste, esisti solo tu e la voglia che hai dentro di dare, di dare, di dare sempre di più").- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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