Claudio Baglioni verso la direzione artistica di Sanremo: è l'ipotesi alla quale sta lavorando la Rai per costruire un festival diverso dopo l'era Conti. Si tratta di un'ipotesi (come ha riportato ieri La Stampa) perché in Rai non confermano nulla e spiegano che ci si sta ancora pensando e che le scelte si faranno nelle prossime settimane. Comunqne se alla fine la decisione ricadrà sul cantante di «quella maglietta fina» si prefigura un cambio radicale del Festival. All'artista che fatto la storia della musica italiana verrebbe affidato il compito di sparigliare le carte dopo tre edizioni da ascolti record. È questo infatti il grande problema: dopo le performance di Carlo Conti, nessun presentatore di grande calibro si vuole prendere il rischio di fare un Festival meno bello o con meno ascolti. Comunque, Baglioni, oltre a scegliere i cantanti e le canzoni in gara (con accanto un enorme staff ad aiutarlo ovviamente) potrebbe a quel punto anche assumersi l'onere di salire sul palco. Magari non da solo, ma insieme ad altri colleghi.
L'idea sarebbe affidare all'artista di Strada facendo un ruolo da «capitano giocatore» in una squadra di più conduttori: l'artista, che si è già messo in gioco in televisione con successo con Fabio Fazio in Anima mia e che l'anno prossimo festeggerà 50 anni di carriera, potrebbe portare il suo carisma e la sua esperienza sul palco, insieme a due o tre volti - provenienti dal mondo della tv, del cinema, della comicità, della stessa canzone - creando così un gioco a più voci, complementari fra loro, destinato a sostituire lo schema del conduttore «classico». Su chi potrebbe stargli accanto sul palco impazza il toto-nomi, da Fabrizio Frizzi a Massimo Ranieri a Virginia Raffaele. Quest'ultima, però, dopo aver lasciato il segno nelle ultime due edizioni, non farebbe parte della squadra, così come sarebbe da escludere la presenza all'Ariston di Amadeus e Antonella Clerici, altri nomi circolati nelle scorse settimane. Ma la multi-conduzione è ancora un'ipotesi «in progress».
Con un festival ancora tutto da costruire, in ritardo rispetto agli anni scorsi, non sarà facile per chi dovrà assumere l'incarico riuscire a mettere insieme la macchina festivaliera che richiede grandi sforzi, grandi energie e grande organizzazione. Negli anni passati, già a giugno si sapeva chi avrebbe condotto. Carlo Conti, poi, ha avuto una mandato triennale e, grazie a questo, ha potuto progettare tre splendide kermesse.
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