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"Seconda linea", un talk di destra aperto a sinistra

Lo definiscono già il nuovo talk di destra. E, in effetti, nelle intenzioni di chi lo sta progettando, il nuovo programma di informazione di Raidue sarà aperto alle idee sovraniste, senza dimenticare però quelle di sinistra, in una visione pluralista.

"Seconda linea", un talk di destra aperto a sinistra

Lo definiscono già il nuovo talk di destra. E, in effetti, nelle intenzioni di chi lo sta progettando, il nuovo programma di informazione di Raidue sarà aperto alle idee sovraniste, senza dimenticare però quelle di sinistra, in una visione pluralista. Insomma, Seconda linea è una delle novità del comparto informazione dei palinsesti autunnali presentati ieri alla stampa e agli inserzionisti pubblicitari. Una Rai, come ha spiegato l'ad Fabrizio Salini, ancora più «concentrata sull'approfondimento» dopo i mesi difficili della pandemia. Cambiano molti volti e nascono nuovi spazi. Nella maggior parte dei casi più vicini al «sentire» della maggioranza giallo-rossa (nonostante i direttori assicurino che «noi non chiediamo le appartenenze politiche») ma non solo. Sul secondo canale diretto da Ludovico Di Meo e lasciato in appalto alle opposizioni, il rischio maggiore, dopo tentativi di talk non riusciti (a esclusione di Virus) se lo prende appunto Seconda linea: in conduzione Alessandro Giuli, ex conduttore di Povera patria, che si definisce «dannunziano», e Francesca Fagnani, tendente a sinistra, compagna di Enrico Mentana, autrice delle belle interviste sul canale Nove. Tra loro si dovrebbe instaurare una sorta di gioco delle parti: in mezzo a dirigere il traffico Francesca Parisella. Scopo: far risaltare figure, soprattutto donne, che, come nella metafora rugbista, sono importanti ma non conosciute. Tra le presenze fisse Pietrangelo Buttafuoco, autore, insieme al regista Franco Maresco, di reportage. Oltre a Ore 14, spazio pomeridiano rivolto alle giovani generazioni dove torna Milo Infante, tra le novità di Raidue anche Second life, dedicato alla vita privata degli esponenti politici, con Laura Tecce.

La linea informativa coinvolge tutto il day time di Raiuno. «Ho voluto in conduzione solo giornalisti», ha spiegato il direttore Stefano Coletta, anche per giustificare l'esclusione di Lorella Cuccarini. Così sarà la giornata: Unomattina con Monica Giandotti e Marco Frittella, Storie italiane con Eleonora Daniele, al pomeriggio Oggi è un altro giorno con Serena Bortone (di cui Coletta è professionalmente innamorato: «Vi sorprenderà») e Vita in diretta con Alberto Matano da solo. Al lunedì in seconda serata Monica Maggioni con 60 minuti. Raitre, rete dedicata all'approfondimento per tradizione, conferma tutti i cavalli di battaglia. Torna «a casa» alla domenica sera Fabio Fazio, su cui non si è ancora sciolto il nodo del conflitto di interessi (è produttore e conduttore) in vista del rinnovo del contratto.

Al posto di Salvo Sottile a Mi manda Raitre Lidia Galeazzo e Federico Ruffo («Volevamo dei giornalisti interni», dice il direttore Franco di Mare), ma ad Agorà arriva dall'esterno Luisella Costamagna. Nuovo spazio, in prima serata al venerdì è Titolo V, dedicato ai poteri delle Regioni.

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