Giulio Rapetti, in arte Mogol, è il nuovo presidente del Consiglio di Gestione della Siae. Consiglio che sarà formato - oltre a lui - da Salvatore Nastasi, Roberto Razzini, Claudio Buja e Federico Monti Arduini. Nuovo presidente anche per il Consiglio di Sorveglianza, ora retto dal giornalista Andrea Purgatori. Confermato Paolo Franchini alla vice presidenza della Sorveglianza.
"Siamo in guerra: si sta attentando al diritto d’autore", ha detto Mogon nella sua prima dichiarazione da presidente, "Responsabili sono le multinazionali piene di miliardi. Ma spero tanto che vinceremo: loro hanno i miliardi e fanno attività di lobbying, noi abbiamo ragione".
Mogol ha iniziato la sua lunga carriera nei primi anni Sessanta, collaborando con i grandi artisti del periodo tra cui Mina, Bobby Solo, Tony Renis, Tenco. Ma ha raggiunto i massimi livelli dopo l'incontro con Lucio Battisti con il quale ha dato vita a grandissimi successi. Poi è stato al fianco di Riccardo Cocciante, Gianni Bella, Mango, Gianni Morandi e Adriano Celentano.
È stato lui trent'anni fa a fondare la Nazionale Italiana Cantanti, progetto creato per raccogliere fondi a scopo benefico. Nel 1992 ha dato vita al Cet - Centro Euriopeo Toscolano di Avigliano Umbro (Terni), una scuola di alto perfezionamento musicale nata con lo scopo di valorizzare e qualificare principalmente nuovi professionisti della musica pop, persone sensibilizzate all'importanza della cultura popolare e alle esigenze etiche della comunicazione.
"L'uomo giusto al posto giusto: Mogol presidente della Siae è una garanzia per autori ed artisti", ha detto Mariastella Gelmini (Forza Italia), Difendere il diritto d'autore è un dovere e un diritto". "Auguri di buon lavoro a Mogol, nuovo presidente del consiglio di Gestione della Siae", ha aggiunto il sottosegretario con delega all'Editoria, Vito Crimi, (M5s), "Una figura di alto profilo, con una storia di grandi successi alle spalle. Dovrà guidare la Siae in una fase estremamente delicata, di profondo cambiamento, anche nel settore dei diritti d'autore, con la fine del monopolio.
Non c'è però alcuna guerra, c'è semmai un confronto serio, che deve vedere coinvolte tutte le parti in causa, affinché la riforma del copyright in discussione a Bruxelles non limiti la libertà di espressione in rete, non faccia scattare bavagli. È una questione di democrazia, di diritti dei cittadini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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