"Siamo la coppia perfetta per farvi morire di paura"

Esce in Italia l'horror vecchio stile campione d'incassi negli Usa. Tra fantasmi e case infestate

"Siamo la coppia perfetta per farvi morire di paura"

Nel 2013 li avevamo lasciati nel New England, alle prese con una casa infestata, quella dei Perron. Oggi li ritroviamo a Londra, e ancora una volta la coppia di demonologi Ed e Lorraine Warren deve fare i conti con un'altra abitazione piena di spiriti. In The Conjuring Il Caso Enfield, in uscita il prossimo 23 giugno, a sorpresa campione d'incassi negli Usa, Patrick Wilson e Vera Farmiga tornano a indossare i panni dei ricercatori del paranormale tanto in voga negli anni Settanta. A dirigere il sequel è ancora una volta James Wan, il regista dell'ultimo capitolo di Fast & Furious. Al centro della vicenda, realmente accaduta, vi è una famiglia del borgo londinese di Enfield, composta da una madre single divorziata, Peggy Hodgson (Frances O'Connor) e dai suoi quattro figli: Margaret, Janet, Johnny e Billy. La seconda, Janet (Madison Wolfe), di 11 anni, è la sfortunata prescelta dalle presenze demoniache che infestano l'abitazione.

Mr. Wilson, com'è cambiata la sua percezione del paranormale dopo aver interpretato il ruolo di Ed Warren?

"Non so bene se sia cambiata, forse però mi ci sento più a mio agio ora. Di certo ai demoni non ci avevo mai davvero pensato prima. Non m'interessano in generale, Anche ora comunque non mi chiedo neppure se siano cose reali o meno, se siano cose realmente accadute o invenzioni dei protagonisti di allora".

Signora Farmiga, che tipo di rapporto ha con il soprannaturale?

"Sono cresciuta con i miei genitori che mi hanno trasmesso i princìpi spirituali legati al cristianesimo, quindi mi sono sempre sentita molto a mio agio a parlare di queste cose. Non ho però mai avuto alcuna esperienza in questo senso, tanto da poter dire: Sì, esistono i fantasmi. Sì, esiste la vita dopo la morte. Questo proprio non lo so. Credo comunque a quanti dei miei amici e familiari mi hanno raccontato storie incredibili di questo tipo. In generale, è un tipo di argomento che mi piace molto".

Tra i vostri personaggi ora c'è molta più alchimia.

Vera Farmiga: "Abbiamo dovuto inserire l'aspetto romantico, che era quasi assente nella pellicola del 2013, ed è stata sicuramente la parte più difficile. Alla fine però, la nostra è una coppia molto carina da vedere, quindi direi che ne è valsa la pena. Credo sia fantastico quando un matrimonio funziona come nel caso di Ed e Lorraine Warren. Ed è stato fondamentale, per la riuscita, che venisse trasmesso questo: non si avrebbe paura nel guardare il film se prima non ci si affezionasse a questa coppia, se prima non si imparasse a temere per loro".

Mr. Wilson, cosa vuol dire lavorare con un regista come James Wan?

"È un'esperienza fantastica. Mi piace molto il suo approccio. Credo che sia un grande romantico, un regista con molto talento e per essere una persona che non ha figli, ci mette davvero tanto amore in quello che fa. Credo sia un qualcosa legato proprio alla sua anima".

Come vi siete trovati a recitare con la piccola Wolfe Madison?

"Nonostante sia così giovane, credo sia un'attrice con tantissimo talento. Mi ha impressionato molto il fatto di come al ciak riuscisse a piangere in maniera intensa e come riuscisse poi di colpo a uscire dal personaggio una volta terminata la scena. Riesce ad esprimere delle emozioni così intense senza il minimo sforzo. E poi nella vita reale è una ragazzina dolcissima".

Quando invece è lei a dover interpretare un personaggio così intenso come la Warren, cosa prova?

"Mi ammalo fisicamente, lo ammetto. Alla fine di ogni film mi viene la febbre e devo prendere olio di origano, vitamina C, ginseng e vodka per riuscire a star meglio".

Quali sono i vostri film dell'orrore preferiti?

Wilson: "Shining di Stanley Kubrick, senza ombra di dubbio. È un film che non puoi nemmeno inserire in una categoria specifica ed è questa la cosa che mi piace di più".

Farmiga: "Devo ammetterle che da piccola non potevo guardare film horror a casa mia. Era proibito.

Quello che mi ha segnato di più, però, è senz'altro il personaggio di Freddy Krueger. Quando mi mettevo a letto, il suo pensiero mi teneva sveglia tutta notte, mi sembrava di sentire le sue unghie sul muro. Di certo mi piacerebbe girare un altro film dell'orrore, un altro Conjuring magari".

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