"Squadra di fascisti". La serie tv su Maradona fa indignare la Lazio

Dura reazione del club biancoceleste contro una sequenza della serie di Amazon prime, nella quale il Pibe de oro accosta la Lazio al fascismo. "Scena inverosimile e penosa, chiederemo che venga tagliata"

"Squadra di fascisti". La serie tv su Maradona fa indignare la Lazio

La storia riscritta e immaginata dagli sceneggiatori ha scatenato la polemica. Al centro della contesta è finito suo malgrado un mostro sacro del calcio: Diego Armando Maradona. Un nome che dovrebbe unire gli sportivi e che invece, nella rilettura offerta da una serie tv di Amazon Prime Video, riesce a dividere. Ha scatenato infatti tensioni e reazioni indignate una scena contenuta nelle prime due puntate di "Maradona: sogno benedetto", biopic disponibile sulla suddetta piattaforma streaming. In particolare a suscitare irritazioni sono stati alcuni passaggi del discorso motivazionale che – nella serie - il capitano del Napoli rivolge ai suoi compagni, radunati in cerchio a centrocampo prima della sfida al San Paolo contro la Lazio, nella stagione 1984-85. Un discorso che, nella realtà, il Pibe de oro non avrebbe mai pronunciato (almeno in quei termini) e che invece gli sceneggiatori hanno trasformato in una sorta di invettiva a sfondo politico.

L'esortazione di Maradona ai compagni di squadra inizia infatti così: "Oggi questi fascisti ci vogliono umiliare. Ci vogliono vedere in ginocchio, a casa nostra, ma non glielo permetteremo, lotteremo su ogni pallone…". Parole che, ancora una volta, sono ricorse all'accostamento tra Lazio e fascismo, secondo un luogo comune che ha comprensibilmente fatto infuriare i tifosi biancocelesti e il club. Dapprima, a indignarsi per l'espressione contenuta nella serie tv sono stati propri i supporter della Lazio, che sui social hanno dato sfogo alla loro rabbia. Tra chi ha denunciato quel passaggio come un "falso storico" e chi ha accusato gli sceneggiatori di aver connotato politicamente un episodio sportivo, i sostenitori della Lazio non hanno perdonato ad Amazon Prime l'equazione tra la loro squadra del cuore e il fascismo.

Altrettanto severa, ma ancora più netta, la reazione della società guidata dal presidente Lotito, che in un comunicato ufficiale ha espresso la propria posizione sull’episodio. "Lasciamo giudicare al pubblico la qualità della serie ‘Maradona’ di Amazon Prime. Di certo però possiamo definire ridicoli quei pochi secondi che abbiamo visto, nei quali in modo del tutto arbitrario ed inverosimile si attribuiscono al campione argentino parole che mai avrebbe pronunciato. La Lazio dell’epoca non era certo nelle condizioni ideali per fermare una squadra che lottava per lo scudetto. Figuriamoci per umiliarla. E poi il richiamo al fascismo, tanto più odioso perché evocato con un chiaro intento diffamatorio", si legge in una nota diramata dal club.

La conclusione del comunicato è ancora più esplicita e fa riferimento a circostanze storiche che smentirebbero la ricostruzione ideata dagli sceneggiatori.

"Si è riusciti insomma nello straordinario risultato di insultare una tifoseria e una società, discostandosi dalla realtà ed anche dal pensiero dello stesso Maradona, che ha dimostrato in tante occasioni di essere amico della Lazio: è stato ospite a Formello, ha cantato il nostro inno, ha scambiato le maglie con i nostri giocatori", scrive la Lazio, annunciando la volontà di far "valere presso Amazon Prime e presso gli autori, il regista e gli sceneggiatori i nostri diritti, chiedendo per quanto ci riguarda che venga tagliata una scena tanto inverosimile quanto penosa, che manca di rispetto ai laziali e alla memoria di un grande campione".

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