Continua la strage di rapper: c'è la 13esima vittima

Drakeo the Ruler è solo l'ultimo dei tanti rapper americani morti quest'anno in modo violento. Una vera e propria strage che sta allarmando il mondo della musica rap e hip hop

Continua la strage di rapper: c'è la 13esima vittima

È morto per le ferite riportate da un accoltellamento, il rapper 28enne Drakeo de Ruler anche conosciuto come Darrell Caldwell. Avrebbe dovuto esibirsi sabato scorso durante il festival di Los Angeles Once Upon a Time insieme a grandi nomi come 50 Cent e Snoop Dogg. Non è mai arrivato sul palco, è stato accoltellato durante una lite, per motivi sconosciuti, nel backstage. Non si conosce ancora il nome del suo aggressore, ma la polizia di Los Angeles, intervenuta immediatamente sul posto, ha confermato domenica mattina che sono stati effettuati alcuni arresti. A dare la triste notizia è stato l’addetto stampa del rapper, tramite i media statunitensi.

Famosissimo Drakeo the Ruler (un milione e mezzo di ascoltatori solo su Spotify) aveva recentemente collaborato con il rapper canadese Drake per il singolo Talk to me. Nato nel 1993 a South Central a Los Angeles, era cresciuto con una madre single. Pioniere della cosiddetta Nervous music che aveva lanciato nel 2015 con il brano I am Mr Mosely, aveva passato gran parte della sua giovinezza in istituti penitenziari. Per lui la musica era stato un modo per fuggire dalla strada. Nonostante questo, però, nel 2017 era stato condannato a 11 mesi per possesso illegale di armi da fuoco, e nel marzo 2018 era stato arrestato con l'accusa di omicidio, in relazione a una sparatoria avvenuta dicembre 2016. Accusa per la quale poi venne assolto.

Una vera strage tra i rapper

Dopo la morte di Drakeo, il festival è stato chiuso in anticipo, e molti dei rapper previsti, come Snop Dogg, non hanno cantato in segno di rispetto, lasciando poi il proprio pensiero e la vicinanza alla famiglia del rapper ucciso, via social. Tra tutti in particolare Jim Jones, che ha esortato tutti i suoi coetanei a rimanere al sicuro. "Sembra che quest'anno - ha detto - abbiamo perso un rapper ogni settimana. C'è stato un tempo in cui eravamo protetti nella comunità e trattati come supereroi. Ora non più”.

In effetti quest’anno c’è stata una vera e propria strage tra le star americane di questo genere di musica. A partire da Baby Ceo, morto a soli 20 anni il 20 gennaio 2021 in seguito ad una sparatoria. Prince Markie Dee, morto tragicamente per insufficienza cardiaca a febbraio, un giorno prima del suo 53esimo compleanno. Poi il 50enne DMAX una delle figure più amate del rap, morto il 9 aprile 2021 dopo un infarto dovuto all’abuso di cocaina. Black Rob deceduto il 17 aprile 2021 per un arresto cardiaco.

Young Dolph 36 anni e padre di due figli, ucciso a colpi di pistola il 17 novembre 2021. Slim 400 ucciso anche lui a colpi di pistola l’8 dicembre. E ancora Kangol Kid, 55 anni, morto il 18 dicembre 2021 a causa di complicazioni dovute al cancro al colon al quarto stadio. 18veno di appena 19 anni, ucciso a New York dopo una sparatoria. Gonzoe, 45 anni, morto con tre colpi al petto sparati vicino a una stazione di servizio di Seattle.

Young Kece, 20 anni anche lui morto per colpi d’arma da fuoco il 31 ottobre del 2021. In ultimo, e si spera che lo sia, Shock G, 57 anni morto il 22 aprile 2021 per una overdose accidentale di fentanil, metanfetamina e alcol.

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