Come ti narro il quotidiano con Kant e Nietzsche

«La bellezza e il peccato» racconta la filosofia nella vita

Claudia GualdanaIl titolo può confondere: La bellezza e il peccato. Se c'è la prima non può esserci il secondo, fuori posto al cospetto della verità. Che è il fine della filosofia, e in questo libro di Maria Bettetini (Bompiani, pagg. 206, euro 12) la fa da padrona con tono leggero e scanzonato. L'intento è «lasciar entrare la forza della filosofia nella vita», strappandola a biblioteche e aule universitarie. Un'idea vincente, se consideriamo le adunate che assiepano i convegni filosofici. Insomma: pochi la capiscono, ancor meno la conoscono, molti tentano di avvicinarla. Bettetini apre un varco per costoro. La filosofia può aiutarci? Certo, se la si accoglie come askèsis, esercizio. Per la mente e per il cuore. Una compagna di vita preziosa. Il libro entra nel quotidiano portando a braccetto Kant e Nietzsche, Aristotele e Agostino.

Surreale il raduno dei filosofi sulla spiaggia di Rimini, con Marx che difende le biciclette dai ladri ed Eraclito intento a discettare sul fatto che non ci si bagnerà mai nella stessa acqua. Ricorda un po' la partita Grecia contro Germania dei Monty Phyton, con gli elleni che giocano a calcio vestiti all'antica. Un libro che fa sorridere, pur essendo utile e serio.

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