"Upload", la nuova serie tv in onda su Amazon Prime Video, è concepita per il binge-whatching, ossia in modo da invogliare lo spettatore a guardarne tutti o quasi gli episodi consecutivamente, senza soste. Il fatto che una caramella ne tiri un'altra, però, non dice molto sulla qualità delle caramelle ma solo sul loro essere appetitose.
Siamo nel 2033. Nathan (Robbie Amell) è un programmatore di bell’aspetto, ha una fidanzata molto attraente, Ingrid (Allegra Edwards), e un socio con cui sta progettando un’invenzione che cambierà il mondo. Peccato che una sera un incidente mandi all'aria tutto. Con la vita appesa a un filo, il ragazzo sarà costretto a scegliere se rischiare di andare incontro alla dipartita sotto i ferri o sottoporsi a un upload con cui aggirare la morte fisica. Una nuova tecnologia, infatti, permette di trasferire coscienza e memoria in un paradiso virtuale in cui soggiornare in eterno senza perdere i contatti con i propri affetti ancora in vita. Su insistenza della petulante fidanzata, Nathan accetta il trasferimento a Lakeview, il costoso aldilà che sarà lei a pagare, lieta ora di possedere il fidanzato (potrebbe "spegnerlo" per sempre se volesse). A pensare a lenire lo spaesamento nella nuova realtà c'è invece Nora (Andy Allo), “angelo” del servizio clienti. Sarà lei a capire che qualcuno ha volontariamente danneggiato determinati ricordi di Nathan e che forse il modo in cui è passato a miglior vita non è stato una disgrazia casuale.
"Upload", realizzazione originale Amazon Prime Video creata da Greg Daniels, per dieci episodi della durata di circa mezz'ora ciascuno conduce a esplorare un aldilà fittizio, colorato e dai dettagli curati. Lakeview è un resort di lusso vista lago, digitale e completamente a pagamento in cui vengono sistemate milioni di persone in attesa che in futuro qualcuno metta a punto il modo di ritrasferire nell'universo fisico la coscienza uploadata.
Sicuramente la premessa è intrigante, ricca di spunti e prospettive interessanti. Purtroppo però all'incipit di grande fascino non segue una volontà di andare nel profondo e nel significativo: "Upload" resta un prodotto leggero, di semplice intrattenimento, in cui non si contano le situazioni sopra le righe e le buffonate stravaganti. Bisogna poi considerare che per molti spettatori le suggestioni e le trovate di questa serie tv, apparentemente originali, in realtà ricordano i modelli di riferimento da cui nascono, in particolare diversi episodi di Black Mirror. Il protagonista invece ha una mise alla Warren Betty in "Il paradiso può attendere" e vive situazioni che richiamano il bizzarro "The Lobster" di Lanthimos.
Di sicuro resta divertente esplorare un futuro iper-tecnologico in cui è abitudine registrare il video consenso prima di un rapporto sessuale, avere cellulari olografici che si attivano tra pollice e indice, "cucinare" creando il cibo con stampanti 3D.
Si rimane colpiti dall'ipotesi che un domani il sistema economico potrebbe addirittura dominare l'Aldilà, rendendolo fruibile e confortevole soltanto a chi ne abbia le risorse finanziarie. La critica sociale si mischia alla commedia pura e al thriller ma i diversi toni in "Upload" sono in equilibrio: le continue commistioni di satira economica, mistero, pathos, black humor e romanticismo sono gestite molto bene.
Nel complesso "Upload" è un prodotto godibile ma è un peccato si bypassino questioni più serie che avrebbero potuto avere un grande appeal, come le problematiche spirituali
legate al significato di Paradiso: c'è solo una sottotrama sul padre ammalato di Nora a riguardo.Chi svilupperà una piccola dipendenza da questa serie tv sappia già che la prima stagione finisce fastidiosamente sul più bello.
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