"Vi porto nel paese delle Meraviglie". Ecco il calendario Pirelli 2018

Un'edizione che stravolge i canoni della bellezza e la storia di Alice nel Paese delle Meraviglie. Il fotografo londinese Tim Walker: "Il mio scopo? La celebrazione della bellezza"

"Vi porto nel paese delle Meraviglie". Ecco il calendario Pirelli 2018

New York - Arte. Cultura. Non provocazione. Questo è il Pirelli Cal 2018, presentato al Manhattan Center di New York, per un'edizione che stravolge i canoni della bellezza ed anche la storia di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, il tema scelto dal fotografo londinese Tim Walker: Alice infatti è nera (la modella australiana di origine sudsudanese Duckie Toth), così come neri sono i protagonisti dei 28 scatti. Tra i quali Naomi Campbell, Whoopi Goldberg, Lupita Nyong’o ed anche il rapper Sean Diddy Combs e la drag queen Ru Paul (guarda la gaallery). Perché questa scelta? Ecco come la spiega lo stesso Walker, fan del romanzo di Carroll.

“Sono molto soddisfatto dei risultati: il mio obbiettivo nella realizzazione dei Calendario era la libertà di espressione. Miravo a fare delle fotografie che non avevo mai visto prima. Credo ci sia un aspetto della mia fotografia che viene considerato fantasioso, e penso che Pirelli voleva avere qualcosa che riguardasse il fantastico. Al contrario dei convenzionali ritratti fotografici e da lì è nata l’idea di Alice. Mi sono sempre relazionato alla fantasia come una fuga, non che io abbia un problema con la realtà, ma sin da quando ero bambino le storie fantastiche hanno sempre attecchito dentro di me. Ho intenzionalmente usato una macchina fotografica con lente grandangolare a occhio di Pesce 'fisheye' per spiegare e raccontare Il Paese delle Meraviglie. La lente allunga ed estende le forme delle persone, o può anche fare diventare una persona molto piccola giocando con le scale di grandezza. Questo rappresenta un po' il paese delle Meraviglie. Mi piace molto la linea che questa lente dona alle forme, arricchisce le figure artisticamente e lo trovo molto bello".

"Chiaramente essere un fotografo vuol dire raccontare e spiegare il proprio concetto di bellezza, attraverso la propria voce individuale, altrimenti non ci sarebbe motivo di essere un fotografo serio. Penso che non mi permetterei mai di prendere in giro una persona attraverso una fotografia. Ogni fotografia che scatto in qualche modo mette il soggetto su di un piedistallo. Chiunque. Oserei dire che da un certo punto di vista la maggior parte dei soggetti che ho fotografato sono sempre stati belli. Abbiamo lavorato molto duramente e ci siamo affrettati a tal punto che forse ci sono solo quattro scatti che non sono stati inclusi nel calendario.

Tutto quello che vedete e il frutto di tutto il lavoro complessivo. Provocazione? Penso che sia inevitabile che un fotografo sia esposto all'attualità e alle notizie ma il mio scopo principale è la celebrazione della bellezza".

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