Grillo, guerra totale a Conte. "Mi minacci, sei autocrate"

"Movimento Cinque Pec"

Grillo, guerra totale a Conte. "Mi minacci, sei autocrate"
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Un'altra giornata, nuovo botta risposta. E ancora una lettera. Stavolta la missiva è firmata da Beppe Grillo ed è una replica al documento, diffuso lunedì, in cui Giuseppe Conte prospettava al garante la sospensione del suo contratto di consulenza con il M5s e lo stop alla tutela legale per il fondatore. Grillo ribalta l'accusa di voler sabotare il processo democratico del «congresso» dei Cinque Stelle. «Se proprio vogliamo parlare di atteggiamenti contrari ai valori democratici del movimento, questi sono da trovare nelle manovre striscianti con cui si sta tentando di demolirne i presidi, invocando ipocritamente un presunto processo democratico, che, come sai bene (ma fingi di non sapere) non può prescinderne», scrive Grillo, nella comunicazione via Pec pubblicata dal sito de Il Foglio. «Accusarmi di una visione padronale del Movimento non è altro che lo specchio delle intenzioni di altri. Al contrario, ribadire l'importanza di certe regole equivale a difenderne i suoi valori democratici», continua il fondatore. «È ormai diventato irrinunciabile tornare ai veri valori democratici del movimento, senza operazioni funzionali all'interesse di pochi. Il fatto che si cerchi di impedirlo con il metodo di legittimazione popolare tipico delle autocrazie non è certo un buon segno», ci va giù pesante Grillo. Che precisa: «La titolarità del nome e del simbolo è già stata accertata giudizialmente». Il garante si riferisce a una sentenza della Corte d'Appello di Genova del 2021, che stabilirebbe la titolarità di nome e simbolo in capo a Grillo. Interpretazione contestata da Conte e dai suoi.

L'Elevato conclude con una considerazione velenosa. «Concludo rispondendo alla tua minaccia di sospendere gli impegni assunti dal Movimento nei miei confronti, questa sì indegnamente strumentale e indebita, essendo essi strettamente legati alle funzioni che ho svolto e continuo svolgere per il movimento», scrive Grillo. Che avverte: «Alla luce di quanto sopra mi riservo di valutare il da farsi, eventualmente anche sottoponendo le tue minacce agli organi competenti del movimento».

Conte, pronto ad avviare la seconda fase dell'assemblea, affida la sua risposta a fonti del M5s. «Finiamola qua con questa pantomima. Se il garante ha altro da dire o da scrivere parlasse con gli avvocati...», è il ragionamento consegnato dal leader stellato ai suoi. Le fonti parlano di un Conte molto infastidito dall'«uso di missive riservate, date in pasto alla stampa». «Un chiaro segno di debolezza del garante e di chi lo consiglia...», chiosano dal M5s.

I riferimenti sono tutti per Virginia Raggi, considerata l'ispiratrice dell'oltranzismo di Grillo e la «manina» dietro la diffusione del carteggio. Il fondatore reagisce con l'ironia e pubblica sui social i suoi «Consigli per il nuovo simbolo». Il logo è quello del M5s, al posto delle stelle cinque caselle email, poi la scritta: «Movimento5pec.it».

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