È altamente contagioso, uccide le persone in appena tre giorni e non ci sono cure per sconfiggerlo. Non stiamo parlando del Sars-CoV-2, ma del misterioso virus protagonista di "To the Lake", la serie televisiva russa approdata sul catalogo europeo di Netflix lo scorso 7 ottobre.
Nonostante esistano decine di film le cui trame ruotano attorno al cliché del classico virus che devasta il mondo fino alla scoperta del miracoloso vaccino, "To The Lake" riesce a differenziarsi dalla massa. Ci troviamo infatti di fronte a un prodotto particolare, capace di unire generi differenti (dal thriller alla fantascienza) all'interno di una trama scorrevole, curiosa, carica di tensione e, soprattutto, mai banale.
Negli 8 episodi dalla durata di circa 50' l'uno, la trama, ambientata nel presente, "spacca" subito lo schermo. Siamo a Mosca, nel cuore della Russia. Sono lontani i tempi della Perestrojka, della miseria e della riorganizzazione economica. Dopo anni complicati la società russa ha imboccato un nuovo percorso, anche se le alcune cicatrici del passato, come il ricordo dei tempi duri e i palazzoni in stile sovietico, sono indelebili.
Mosca travolta da un virus misterioso
Improvvisamente una persona muore in un parco cittadino, forse per un infarto o chissà per quale altro problema. Nessuno dà peso all'accaduto, anche se quello è il momento cruciale. Inizia così la diffusione di una strana malattia per le strade di Mosca. Il nemico invisibile è un virus polmonare che uccide le persone tra atroci sofferenze. Tratti distintivi degli infetti: occhi bianchi privi dell'iride e sangue che cola dalla bocca.
In poche ore la situazione si aggrava e le autorità sono costrette a isolare la capitale. Nessuno può entrare o uscire, se non per motivazioni rilevanti. Le forze dell'ordine, protette da maschere antigas e scafandri, creano cordoni di sicurezza ma ben presto il panico si diffonde tra la popolazione. Mosca viene travolta non solo dal virus ma anche da episodi di sciacallaggio e violenza.
Taighe innevate e lande desolate
È in un contesto del genere che un gruppo di famiglie, riunite quasi per caso, crea una sorta di alleanza precaria per riuscire a salvarsi dall'imminente apocalisse. Il protagonista è Sergey (interpretato da Kirill Käro), un uomo che ha alle spalle un matrimonio fallito e che adesso vive fuori Mosca assieme alla seconda moglie Anna (Viktoriya Isakova) e al figlio di lei affetto dalla Sindrome di Asperger.
Non appena il virus approda nella capitale, Sergey decide di entrare illegalmente nell'epicentro del contagio per salvare l'ex moglie (Maryana Spivak) e suo figlio. Una volta rientrato nella sua abitazione, non distante da Mosca, l'uomo scopre che non esiste più alcun luogo sicuro. Bande di criminali saccheggiano i quartieri alla ricerca di denaro e cibo.
Inizia così il folle viaggio on the road di Sergey tra taighe innevate e lande desolate, accompagnato dalle sue due famiglie, da suo padre Boris e dagli insopportabili vicini di casa. La meta da raggiungere: un lago sperduto, luogo sicuro in cui rifugiarsi in attesa che l'epidemia faccia il suo corso.
Homo homini lupus
Lo show è uscito un anno fa in Russia con un titolo a dir poco premonitore: "Epidemiya". La vicenda è inoltre ispirata dal romanzo besteller "Vongozero", scritto nel 2011 dall'autrice russa Yana Vagner. Questo per sottolineare che "To The Lake", diretta da Pavel Kostomarov, non è una serie pensata in fretta e furia soltanto per strizzare l'occhio al pubblico al tempo del Covid-19. Al contrario, utilizza il pretesto di un'epidemia per indagare nell'animo umano.
Che cosa succede quando il sistema sociale collassa e nessuno è più in grado di garantire l'ordine pubblico? L'anarchia prende il sopravvento e ogni cittadino sano è potenzialmente una minaccia. Non solo: tutto ciò che sembrava scontato (cibo, denaro, energia elettrica) evapora come neve al sole. Emerge così l'istinto di sopravvivenza di ogni persona. Una lotta senza esclusioni di colpi che coinvolge chiunque, compresi i protagonisti della vicenda.
"To The Lake" è una serie tv originale e al tempo stesso matura, che ricorda in parte "Contagion" (per via del contagio), in parte "Chernobyl" (per le ambientazioni cupe) e in parte la prima stagione di "The Walking Dead".
Piccolo particolare da non trascurare: non esiste al momento il doppiaggio in lingua italiana. È tuttavia possibile vedere lo show sottotitolato. Magari scegliendo il doppiaggio originale in russo per entrare ulteriormente nell'atmosfera della trama.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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