«Zia Mame», capolavoro da leggere e da recitare

Negli anni '70 si diffuse la moda varata da Mondadori, degli audiolibri, divenuti palestre vocali per attori di grido. Oggi gli interpreti della nostra prosa tramutano in accattivanti letture titoli famosi destinati alla platea. Sia scegliendo musiche famose sia con l'ausilio di musicisti dal vivo. Come accade a uno dei romanzi fantastici più esilaranti della letteratura americana. Ovvero quella Zia Mame di Patrick Dennis, che prima di venir gustosamente riciclata dall'Adelphi fornì l'occasione di ripresentare al pubblico un'attrice come Rosalind Russell. Che alle prese con un personaggio eccentrico dell'upper class tramutò l'esile spunto iniziale della depressione in una saga brillante. Sorvegliatissimo come non mai il lessico amabile del romanzo s'impadronisce immediatamente del lettore spiazzandone i punti di riferimento. Chi sia la zia Mame è un rebus tra i più sofisticati. Dato che l'intraprendente zitella attraversa sia la ricchezza che la miseria ritrovandosi padrona di un impero grazie a un paperone del dollaro. Che la lascia felicemente vedova.

Ma il successo sarcastico del libro raggiunge il suo acme quando, cresciuto l'orfanello affidatole, sarà una volta ancora l'incredibile zia a distoglierlo da un inadeguato matrimonio riammettendolo nella «crema della grande mela» newyorchese. Sul palco, confortata dalla bella ambientazione, la lettura di Sandra Zoccolan ci rapisce e ci incanta.

ZIA MAME - Cortile della Biblioteca del Castello Giovanelli a Luzzana (Bergamo)

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