Zodiac, il serial-killer (mai catturato) che terrorizza gli Usa

Zodiac è il film di David Fincher con Robert Downey Jr. e Jake Gyllenhaal che racconta la vera storia del serial killer che terrorizzò la California alla fine degli anni '60

Zodiac, il serial-killer (mai catturato) che terrorizza gli Usa

Zodiac, pellicola che verrà trasmessa questa sera alle 23.43 su Iris, è il resoconto dettagliato di una delle storie più incredibili della cronaca statunitense di metà secolo scorso.

Diretto dal regista David Fincher, Zodiac è interpretato da un cast hollywoodiano di tutto rispetto, guidato da Jake Gyllenhall, spalleggiato da Robert Downey Jr. e Mark Ruffalo, entrambi volti noti del Marvel Cinematic Universe, dove interpretano rispettivamente Iron Man e Hulk.

Zodiac, la trama

È la sera del 4 luglio 1969, quando una coppia di fidanzati viene raggiunta da una pioggia di colpi da fuoco, che uccide la donna e lascia l'uomo in fin di vita. È solo l'inizio di una serie di brutali omicidi che sconvolgono la vita della città di San Francisco. Ogni omicidio è caratterizzato dallo stesso modus operandi: il killer sembra voler "risparmiare" gli uomini e si getta con ferocia contro le donne.

Fatto ancora più sconvolgente: dopo ogni massacro l'assassino si mette in contatto con la polizia, "regalando" dettagli specifici sull'omicidio appena compiuto. Come se non bastasse, l'uomo invia anche lettere al San Francisco Chronicle, minacciando ulteriori uccisioni qualora il giornale decidesse di non dargli il giusto spazio. Ogni lettera è inoltre accompagnata da un messaggio in codice, sempre impossibile da decifrare: questi messaggi sono inoltre tutti caratterizzati dalla presenza di un segno zodiacale, che porta gli uomini interessati all'indagine a identificare il killer con il nome di Zodiac. Su questo serial killer sfuggente indagano gli ispettori David Toschi e William Armstrong, ma anche i giornalisti del Chronicle, Paul Avery e l'esperto in enigmistica Robert Graysmith.

La vera storia di un killer ancora ammantato di mistero

Il film di David Fincher, presentato anche al Festival di Cannes, racconta un'incredibile storia vera che, nel 2021, continua ancora a interessare gli appassionati di true crime. Il film è tratto dal libro Zodiac Unmasked: the Identity of America’s Most Elusive Serial Killer scritto da Robert Graysmith, l'esperto di enigmistica che nel film è interpretato da Jake Gyllenhaal.

Il caso del killer dello Zodiaco, come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, è rimasto senza soluzione. Il killer, infatti, è rimasto avvolto nel mistero e da questo punto di vista sembra ereditare il ruolo che nell'Ottocento aveva avuto Jack lo Squartatore: entrambi comunicavano con la stampa e la polizia attraverso lettere anonime ed entrambi sono riusciti ad evadere le indagini, rimanendo dei nomi senza volto.

Secondo quanto racconta la ricostruzione de LaScimmiaPensa.com, le prime vittime di Zodiac furono Berry Lou e David Faraday, una coppia di adolescenti che furono raggiunti dal serial killer mentre erano appartati in macchina, nei pressi di una piazzola di sosta. Il secondo omicidio è quello che apre il film di David Fincher, quello cioè avvenuto nel luglio del '69, ai danni di Darlene Ferrin colpita, insieme al fidanzato Michael Dagenau, mentre anche loro si trovavano in macchina.

La vera particolarità del killer dello zodiaco che tanto orrore portò nella baia di San Franscisco furono i messaggi cifrati che inviava alla stampa e che sembravano impossibili da decifrare. La difficoltà di questi codice appare ancora più evidente se si pensa che due di questi sono ancora senza soluzione, mentre un altro è stato decodificato solo nell'inverno del 2020, ben cinquantuno anni dopo il primo messaggio inviato.

Secondo il New York Times, il messaggio decifrato nel 2020 recitava, senza alcuna punteggiatura: "Spero vi siate divertendo mentre cercate di catturarmi non ero io nello show televisivo che voleva fare il punto su di me non ho paura della camera a casa perché mi mandarà in paradiso al più presto perché ora ho abbastanza schiavi che lavorano per me mentre gli altri non hanno nulla quando raggiungono il paradiso così hanno paura della morte ma io non ho paura perché so che la mia nuova vita sarà una di quelle facili in paradiso morte".

Parole che sembrano quasi essere state messe a caso ma che, secondo gli esperti del New York Times, avevano lo scopo di gettare ancora più nel terrore i cittadini di San Francisco, di prendersi gioco di loro e ferirli anche attraverso le parole.

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