Spettacolo a Porto Cervo con i maxi della Rolex Cup

Sole pieno, un bel vento teso, la Costa Smeralda: difficile trovare qualcosa di più appagante per un velista che regatare in settembre a Porto Cervo. Non è un caso che due tra gli eventi più importanti della stagione si svolgano nella prima metà del mese, organizzati dallo Yacht Club Costa Smeralda.
Si parte con la Maxi Yacht Rolex Cup, una regata legata da tempo al famoso marchio svizzero ma che è nata addirittura nel 1980 quando il circolo fondato dal principe Aga Khan pensò a un campionato per gli yacht a vela più grandi e più veloci del mondo.
Da allora sono passate per queste acque barche entrate nella storia – al top nella loro epoca - e i più famosi velisti del mondo. Oggi la flotta della Maxi Yacht Rolex Cup viene divisa in varie categorie in modo da creare un confronto più omogeneo, peraltro non semplicissimo.
Quindi ci sono i Wally (da seguire l'esordio agonistico del primo WallyCento, chiamato Hamilton), i Racing, i Racing Cruising, i Mini Maxi – che gareggiano anche per il titolo mondiale – e i SuperMaxi che raggruppano barche sopra i 30 metri di lunghezza.
A pochi giorni dal via, la più lunga è Better Place, un 48 metri progettato da Bill Tripp e costruito da Wally Yachts. La copertina però sarà per quelle imbarcazioni protagoniste delle ultime uscite agonistiche come il 22 metri Ran dello svedese Niklas Zennstrom (uno degli inventori di Skype) che si è imposto nella Copa del Rey di Palma di Maiorca.
Poi ci sarà Esimit Europa 2, favorito nella classe Racing in virtù del trionfo, con record, nella Giraglia Rolex Cup: armato dal ricco imprenditore sloveno Igor Simcic, porta la bandiera dell'Unione Europea e il suo equipaggio è multinazionale.
Da seguire per i colori italiani la seconda regata di Stig, il Baltic 72GP di Alessandro Rombelli.
Pure la Swan Cup nasce nell'1980 – anno memorabile – e anche in questo caso da tempo ha trovato uno sponsor appassionato e importante come Rolex. A differenza della Maxi Yacht Cup però è sempre stata biennale ed è riservata solo alle barche costruite da Nautor, un cantiere che pur restando in Finlandia è di proprietà di Leonardo Ferragamo. Gli Swan rappresentano la nobiltà dello yachting: sono disegnati dai più famosi progettisti del pianeta (da Sparkman & Stephens a German Frers, progettista di tutti gli ultimi modelli), hanno vinto ovunque – comprese le prime edizioni del giro del mondo – e vengono tenuti in modo esemplare dai loro appassionati armatori. Tanto che l'usato ha quotazioni sempre elevate.
Tra le tante regate organizzate dalla classe, quella di Porto Cervo è una delle più affollate – negli ultimi anni si è superata regolarmente raggiungendo quota cento partecipanti – e più amate per i percorsi tra le isole della Maddalena e lungo la costa nord-orientale della Sardegna ma anche per i numerosi social events.
Scorrendo l'entry list 2012 si conferma la partecipazione di Swan nuovissimi e storici, dai 13 metri dello Swan 42 ai 30 metri dello Swan 100, con professionisti a bordo ma più facilmente con equipaggi composti dalla famiglia e amici dell'armatore.

Perché il vero spirito dei «cigni» è questo: se da un lato i 45 gareggeranno per conquistare il titolo mondiale, molti s'impegneranno solo per mettere a poppa gli avversari del raduno precedente. Il valzer delle strategie è già iniziato.