Delle tante parole dette sulo sfogo di Gigi Buffon dopo la sfida con il Real Madrid, quelle più significative arriva da Nicolò Francescotti, 13 anni di fede juventina che gioca nella Pelota Fc di Aprilia e che ha deciso di fallire un rigore volontariamente perché non era giusto.
La lezione al portiere della Juve
"Era il 35' del primo tempo e stavamo già vincendo per 2 a 0 con una mia doppietta, arriva un pallone in area di rigore, io lo proteggo con il corpo dal difensore della Connect e prima che possa fare altro sento il fischio dell'arbitro. Lo guardo e lo vedo indicare il dischetto", spiega il giovanissimo campioncino a Il Tempo. Non era fallo ammette: "E credo che anche il direttore di gara, subito dopo aver decretato il penalty, si sia pentito. Era il suo esordio, probabilmente l'emozione gli ha giocato un brutto scherzo".
Il ragazzo decide così di calciare fuori, raccolgliendo i compliementi di tutti. Anche il papà ha apprezzato tanto: "Era sorridente, anche perché la partita è terminata 6 a 0 per noi ed io ho realizzato una tripletta. Mi ha detto che sbagliare appositamente il rigore inesistente era stata una decisione coraggiosa e che era fiero l' avessi presa. In famiglia mi hanno sempre insegnato che l'onestà è un valore importante, in quel momento me lo sono ricordato".
Punteggio tennistico che però ha inciso sulla decisione. E infatti quando il giornalista lo interroga se sullo 0-0 si sarebbe comportato in maniera diversa ammette: "Non lo so (ride, ndr).
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