Saviola doveva arrivare da noi già sette anni fa. A cercarlo furono prima la Juve e poi l'Inter, ma entrambe le volte l'affare sfumò. L'Argentino, infatti, rimase al Barca nel Gennaio 2007, mentre pochi mesi dopo si accasò al Real Madrid, rifiutando l'offerta nerazzurra. Ora, passati alcuni anni, il suo arrivo in Italia si è concretizzato, perchè l'Argentino ha detto addio all'Olympiacos e ha deciso di venire ad alzare il livello qualitativo della nostra Serie A. A fare il colpo è stato il Verona, che si è assicurato i lampi di classe dell'Argentino, che non sarà più giovanissimo, ma la cui classe rimane intatta, per 650 mila euro l'anno: il contratto durerà fino a Giugno 2015, ma c'è una clausola per un rinnovo fino al 2016.
Senza dubbio Saviola non è più quello di qualche anno fa, quando costava qualcosa come 55 miliardi di lire, soldi spesi dal Barca nel 2001 per portarlo in Spagna. A quei tempi il giocatore era visto come uno dei campioni argentini del domani, ma non confermò le grandi attese che c'erano su di lui, tanto che dopo tre annate in Catalogna cominciò a peregrinare per il Vecchio Continente, passando, tra gli altri, da squadroni come Barca e Real, alle meno blasonate Monaco e Malaga, per finire poi in Grecia. Una carriera che poteva riservargli ancora traguardi maggiori, per un atlento, comunque, capace di realizzare 222 reti.
Insomma, Saviola poteva essere uno dei più grandi dribblatori (e ale) della storia del calcio argentino e mondiale, ma non ha mantenuto appieno quanto il suo potenziale lasciava presagire. Tuttavia è senza dubbio un giocatore di classe sopraffina, capace di fare spogliatoio (chiedete al Malaga, dove giocò, pur sapendo che il club era in bancarotta) e ottimo per il calcio nostrano. Con lui il Verona può aver davvero fatto "13".
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