Acquisti alla prova verità. Dall'Inter alla Juventus: chi cambia faccia e chi no

Con Podolski e Shaqiri un'altra squadra, Diamanti il play viola. Tormentone Sneijder... Ma il vero colpo è Gabbiadini al Napoli

Gabbiadini, Shaqiri e Diamanti
Gabbiadini, Shaqiri e Diamanti

Il mercato è una cosa seria, imprevedibile, cattivo e anche abbastanza propedeutico alla creatività, il lato ludico della faccenda. Prendete Rio 2016 per esempio, i geniali dirigenti brasiliani stanno setacciando la foresta amazzonica alla ricerca di giovani indios da iscrivere ai Giochi nella gara di tiro con l'arco. A costo zero e ingaggio sostenibile.

Da noi, specialisti del me la cavo anche senza soldi , ci si arrangia fra colpi di scena, riconoscenze e opportunità, giocatori infelici, club in disarmo che svendono, fidanzate che scelgono la città preferita e la impongono al proprio partner calciatore. Con tutte queste varianti è molto complicato capire dove andranno a finire i nostri club. Nessuno avrebbe immaginato che a Milanello, nel corso della diciottesima visita del presidente, si sarebbe parlato dell'opportunità di ingaggiare Osvaldo. E neppure i più attenti avrebbero immaginato che Wesley Snejider sarebbe potuto tornare in Italia, alla Juventus poi, dato che non può neppure giocare la Champions.

Per ora i Campioni d'Italia non hanno concluso, hanno la priorità di ringiovanire, soprattutto il settore difensivo, quindi di dare ricambi più energici a centrocampo e iniziare a pensare al dopo Carlitos Tevez, non uno qualunque. Quindi alla sorpresa Snejider si unisce l'inseguimento al trentenne Rolando e il presunto interessamento all'ultra trentenne Vidic. Il quotidiano di riferimento del club bianconero, nelle pagine di giovedì stupende per precisione e completezza, mostrava una certa allergia per le ultime sessioni di mercato. Rolando e Snejider un giorno vicini, l'altro lontani, va meglio con il difensore gigliato Stefan Savic. C'è stato un primo contatto, la Juventus offre un ingaggio ma a partire da giugno 2016 quando andrà in scadenza, il rischio è alto perché sarebbe un ottimo ingresso, giovane, forte, di grande prospettiva, ringiovanirebbe di dieci anni il reparto. Un po' come per Neto che notoriamente ha rifiutato il rinnovo con la Fiorentina e a giugno si libera a parametro zero. Ma poi accetterà di fare il Chimenti? La Juventus non cambierà pelle con questo mercato, i riferimenti dietro, in mezzo e davanti restano quelli, magari se cresce Morata più imprevedibilità davanti.

Anche la Roma sembra ferma. Il futuro di Mattia Destro resta d'attualità, il Milan si è mosso concretamente, Galliani ha incontrato l'agente del centravanti Claudio Vigorelli e ha abbozzato una prima offerta con uno scambio con Pazzini, respinta dal club giallorosso nonostante fosse molto vantaggiosa: Destro in prestito con diritto di riscatto, Pazzini via gratis a titolo definitivo. C'è poi il discorso Osvaldo e l'inserimento dell'Inter per Destro che appare più una ritorsione che un reale interesse, sebbene l'uscita di Osvaldo obblighi Ausilio a cercare una punta. Il Milan sta lavorando su diversi obiettivi, Cerci garantisce imprevedibilità, dietro servono piedi buoni che tengano il ritmo alto, l'azione riparte sempre troppo lenta, Menez non è una prima punta, El Shaarawy e De Sciglio devono super crescere. Il suo mercato è legato all'abilità di Galliani capace di trovare la soluzione che non c'è. L'Inter viaggia a un colpo al giorno, Podolski, Shaqiri, ieri il rinnovo di Kovacic fino al 2019, un'altra squadra.

Presentazioni in casa Napoli con Strinic e Gabbiadini, colpi veri. La Juve al San Paolo trova Manolo Gabbiadini che aveva in mano, con lui largo avrebbe risolto molto, invece l'ex Samp cambia il volto del Napoli, lui e Callejon con Higuain in mezzo sono un trio che hanno poche.

Diamanti è della Fiorentina, la sua dinamicità è quanto serviva a Montella che ora ha un vero play in mezzo. La Samp dopo Muriel insiste per Eto'o, dovesse riuscirle sarebbe quella fra le pretendenti all'Europa a cambiare veramente faccia e mettere una serissima ipoteca su questo fondamentale obiettivo.

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