È giallo sulle origini del coronavirus. Due azzurri di scherma sono finiti nel mezzo della crisi politica incrociata tra Cina e Stati Uniti, che si accusano a vicenda su come sia partita l'epidemia. Matteo Tagliariol, 37enne olimpionico di spada a Pechino 2008, ha rivelato: «Tornato dai mondiali militari di Wuhan di ottobre (dunque prima del 17 novembre e del primo caso riconosciuto dalla Cina), ho avuto tanta tosse, febbre a 40 e dolori ai polmoni, ci siamo ammalati tutti, compreso il mio compagno di stanza Valerio Aspromonte. Gli antibiotici non hanno fatto niente, poi è toccato a mio figlio e alla mia compagna. Non sono un medico, ma i sintomi sembrano quelli del Covid-19».
Ieri, però, è arrivata all'Ansa la smentita dello stesso Aspromonte, oro olimpico a Londra nel fioretto a squadre. «A Wuhan ero in camera con lui e non sono stato male, non ho avuto né febbre né tosse e non so perché sia uscita fuori questa storia. Siamo stati undici giorni nel Villaggio, che era pulito e ordinato. Non ho notato nessun atleta moribondo». Lo stesso Tagliariol, in un video postato su Instagram, ha voluto chiarire: «Ho detto solo che mi ero ammalato di una forma influenzale acuta e visto che il coronavirus colpisce i polmoni ho pensato: allora l'ho preso. Quando mi hanno chiesto se avessi contratto il virus ho risposto forse sì' o forse no' e che non avevo mai fatto alcun test».
Va da sé che i Mondiali militari disputati nella città di Wuhan, la metropoli cinese da cui, poche settimane dopo, ha cominciato a diffondersi il virus, sono finiti sotto la lente di ingrandimento. Come dimostra il caso della ciclista americana Maatje Benassi (nella foto), da molti additata come paziente 0 e perciò bersagliata da centinaia di minacce di morte per aver portato il Covid-19 negli Stati Uniti. Maatje, che lavora presso un ospedale militare, vive ora barricata nella sua casa in Virginia. Secondo L'Equipe, però, ci sarebbero altri due casi di possibili atleti contagiati durante la rassegna di Wuhan, città che nel frattempo ha riaperto le porte al tennis, dopo mesi di lockdown.
Al centro delle voci gli atleti del pentathlon moderno Elodie Clouvel, argento olimpico di Rio, e il cinque volte iridato Valentin Belaud, che aveva accusato difficoltà respiratorie. A loro furono diagnosticati «evidenti sintomi di coronavirus», poi la smentita. Un giallo che si arricchisce di un nuovo capitolo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.