"Avevo pensato di lasciare, ma vincerò un Mondiale". La rivelazione di Mancini

Il ct della Nazionale ha ammesso di aver pensato alle dimissioni sia dopo la conquista dell'Europeo sia dopo la debacle contro la Macedonia

"Avevo pensato di lasciare, ma vincerò un Mondiale". La rivelazione di Mancini

L'Italia di calcio non prenderà parte ai Mondiali in Qatar che si disputeranno tra novembre e dicembre e questo ormai è un dato di fatto ormai assodato da mesi. Roberto Mancini, però, dopo un periodo di scoramento ha deciso di restare al timone della nazionale. Oggi, a distanza di un anno dalla vittoria di Euro 2020, ha svelato di aver pensato di rassegnare le dimissioni non solo dopo la debacle contro la Macedonia del Nord ma anche dopo la vittoria degli Europei: "Più la seconda volta, mi sono trovato in una situazione molto difficile. Un po' ci ho pensato dopo Wembley, ma c'era il Mondiale a poco più di un anno", il suo commento alla Gazzetta dello Sport.

L'ex allenatore dell'Inter ha poi parlato di come pensasse di riuscire a fare doppietta Europeo-Mondiale. Invece dovrà riprovarci nel 2026: "Da quando sono ct ho sempre avuto un obiettivo: vincere Europeo e Mondiale. Un anno fa, con la coppa in mano, mi ero detto: 'Ne vinciamo uno dietro l'altro'. Pensavo a questo Mondiale, evidentemente non era questo. Ma continuo a pensare che ne vinceremo uno".

Un percorso ben definito

Roberto Mancini non vuole sentir pronunciare la parola "miracolo" per la conquista di Euro 2020, competizione vinta per il grande lavoro messo in atto nei precedenti tre anni e mezzo: "Un miracolo lo abbiamo fatto di sicuro, ma non solo in quell'Europeo: in tre anni e mezzo giocati alla grande. Capita che si vinca un grande torneo perché in quel mese va tutto bene: non è stato il nostro caso. Dietro c'era un percorso preciso: tante partite importanti, non solo sette".

Il ct ha poi voluto ripercorrere il girone maledetto che non ha qualificato l'Italia a Qatar 2022 per via di alcuni errori grossolani contro la Svizzera che ha poi ringraziato e vinto il girone: "Prima di giocare con la Svizzera avevamo avuto dieci infortunati, fra cui Immobile: per una partita così, in un momento della stagione faticoso, chiamare Balotelli ci poteva stare.

Ma gli errori si fanno sempre, anche quando le cose vanno bene. I due rigori falliti da Jorginho? Ero sicuro che segnasse: consideravo fuori da qualunque immaginazione che potesse sbagliare all'andata e al ritorno".

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