Benitez, mani avanti: "Uscire dalla coppa non è una tragedia"

Il Bilbao fa paura e il tecnico allenta la tensione: "Loro dicono di non avere nulla da perdere e per noi deve essere un dramma?"

Benitez, mani avanti: "Uscire dalla coppa non è una tragedia"

Napoli Rafa Benitez mette le mani avanti. «Una sconfitta non sarebbe una tragedia. E' capitato anche a club di grandi tradizioni internazionali, come il Manchester United». Chissà che cosa ne pensano i sessantamila che stasera riempiranno il San Paolo per il preliminare di Champions contro l'Athletic Bilbao, del Benitez pensiero. E chissà che cosa avra' pensato il padrone, Aurelio De Laurentiis, che sogna di andare avanti, almeno fino agli ottavi, per riempire con i milioni di euro della qualificazione, i forzieri del club, quando ha letto le parole pronunciate nel post conferenza stampa dal suo allenatore.

La sfida di stasera a Fuorigrotta non e' facile. L'Athletic e' arrivato nella coppa che conta grazie a un quarto posto in campionato, preceduto solo dai mostri nazionali Atletico Madrid, Real Madrid e Barcellona. I tifosi azzurri sono scettici sulla forza della loro squadra, ma soprattutto sono a dir poco delusi per la campagna acquisti al risparmio condotta da AurEuro (come e' stato ironicamente soprannominato il produttore cinematografico). Insomma i top player che sognavano non sono arrivati. E come se non bastasse la societa' ha lasciato andare via un campione del calibro del portiere Reina, volato a Monaco nel Bayern di Pep Guardiola.

L'ex mister di Liverpool, Inter e Chelsea ha poi spiegato ancora che «la qualificazione in Champions e' fondamentale per la societa' da un punto di vista economico e per l'immagine della città, ma non vuol dire che senza la coppa non possiamo crescere. Resterebbero, comunque, da giocare campionato, coppa Italia ed, eventualmente, Europa League». Rafa ha poi rimandato alle dichiarazioni della vigilia degli spagnoli, che hanno affermato di «non avere nulla da perdere. E allora perche' da noi dovrebbe essere una tragedia?».

Sul suo futuro in azzurro, Benitez ha glissato (il contratto scade il prossimo anno ma di rinnovo non si parla). Non fa previsioni neanche in caso di una prematura eliminazione dalla Champions. «Se si inizia a parlare adesso di queste cose, con un preliminare da giocare, allora vuol dire che c'e' qualcosa che non va. Meglio concentrarsi sul lavoro da fare. La mia storia, anche quella piu' recente, a Londra con il Chelsea, con i tifosi contro, dice che ho fatto il mio fino alla fine (conquista dell'Europa League, ndr)».

Napoli con un duplice dubbio in campo: Britos e Gargano o Ghoulam e Inler, ma i primi due sembrano in vantaggio, per una migliore condizione, rispetto ai due compagni. Zuniga neanche convocato (dopo aver incassato il perdono di Neymar per lo scontro al mondiale) e Higuain non al massimo della condizione: il Napoli post ferragosto deve fare i conti anche con problemi di vario genere.

«Se giochiamo come abbiamo fatto contro il Barcellona e il Psg possiamo battere chiunque», spera Benitez. Anche perchè bisognerà affrontare il ritorno al San Mames con un vantaggio rassicurante.

carminespadafora@gmail.com

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