Per BePooler obiettivo Europa e servizi di eccellenza. L'aumento di capitale

Si fa presto a dire carpooling, fenomeno che prevede la messa in condivisione di veicoli privati per permettere a più persone di compiere insieme tragitti tra casa e lavoro simili e nei medesimi orari. La tendenza è aumentata quando in aiuto all'organizzazione di questa attività sono arrivate le App. E il trend è destinato a salire in quanto oggi sono le stesse aziende a incentivare il car pooling, appoggiandosi a società in grado di offrire consulenza, tecnologie digitali avanzate e un crescente ecosistema di partner e progetti. Tra queste realtà spicca BePooler, nata nel 2015 in Canton Ticino e attiva dal 2017 in Italia. Di recente, la società ha deciso di lanciare un aumento di capitale alleandosi con una community italiana di equity crowdfunding (raccolta di fondi tra la «folla»): CrowdFundMe. «Vogliamo confermarci eccellenza europea nella mobilità condivisa per le imprese», spiega Antonio Turroni, presidente di Be Pooler.

E Tommaso Baldissera Pacchetti, ceo di CrowdFundMe: «Consideriamo BePooler un'eccellenza nel panorama delle realtà tecnologiche, esempio lampante della continua ricerca di soggetti ad alto potenziale che caratterizza le selezioni di CrowdFundMe». Tra le aree di investimento future più importanti per BePooler, Turroni segnala «la sicurezza attiva e passiva» delle auto condivise.

Riccardo Cervelli

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