Da ieri pomeriggio esiste un nuovo tipo di biscotto, quello sciita. E' stato confezionato a Teheran dai "pasticceri" di Iran e Siria, abilissimi nello sfornare un 2 a 2 che ha consentito alla squadra ospite di accedere agli spareggi per i mondiali del 2018. A farne le spese è stato l'Uzbekistan, inchiodato sullo 0 a 0 dalla Corea del Sud, ed estromesso dal torneo iridato. Tutto è accaduto nei minuti finali delle gare del girone asiatico, tra le quali l'ininfluente vittoria della Cina di Lippi in casa del Qatar.
La Siria stava perdendo 2 a 1 a Teheran (gli iraniani erano già matematicamente in Russia), ma il secondo tempo è iniziato con due minuti d'anticipo rispetto alla gara di Tashkent. Quando l'arbitro ha decretato la fine dell'incontro, con la Corea del Sud qualificata come miglior seconda, l'Uzbekistan ha atteso trepidante la fine del match di Teheran. Se la Siria avesse pareggiato l'avrebbe raggiunto in classifica a quota 13 punti, ma superato per la miglior differenza reti.
Al 95' la Siria, come purtroppo era prevedibile, ha ottenuto con Omar Al Somah il preziosissimo pareggio, scavalcando gli uzbeki che presenteranno ricorso. L'allineamento politico, di estrazione sciita, tra Rouhani e Al Assad è risultato decisivo.Glp
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