Blue moon all'italiana e una notte di LuLa storta

L'Inter ha fatto tremare i campioni della Premier League anche quando è andata in svantaggio, anzi soprattutto. A conferma che si poteva fare: i nerazzurri hanno guardato dritto in faccia la squadra più forte del mondo

Blue moon all'italiana e una notte di LuLa storta
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Nel cielo di Istanbul suonano le note di Blue Moon. Perché per l'Inter è stata una notte di LuLa storta che lascia il sapore amaro perché davvero avrebbe potuto fare la storia. Non si è vista tutta la differenza di nomi e bilanci tanto decantata alla vigilia, che avrebbe dovuto portare dritto a Manchester la coppa. Una formalità che è diventata sofferenza fino all'ultimo secondo prima che il City potesse cantare il suo inno di gioia. Una notte di LuLa storta, ma anche terribilmente stregata. La traversa di Dimarco, poi murato da Lukaku; Lautaro Martinez che tira addosso a Ederson, copiato da Big Rom in fondo alla partita.

Quasi che nella terra del Bosforo, la striscia di terra che divide i due mondi, l'Inter dovesse pagare un conto salato, salatissimo con il destino. Perché alla fine il numero delle occasioni è a suo favore, mentre Guardiola si tiene solo il possesso palla e fa il suo secondo triplete con una partita all'italiana: cinico nel punire l'unico errore dei rivali. Per il gioco prego ripassare, anzi a tratti guardare l'Inter. È la sintesi di una partita intelligente, l'ennesima pensata e diretta da Simone Inzaghi, soprattutto in questo finale di stagione. Anestetizzato il palleggio del Tiki-taka con una prova di attenzione maniacale.

L'Inter ha insinuato il dubbio nella testa dei Citizens, ha intossicato i loro muscoli con la sua corsa, quelli di De Bruyne non hanno retto. La sensazione avuta fin da subito è che i nerazzurri fisicamente stessero decisamente meglio, concedendo il minimo a Pep. L'Inter ha fatto tremare i campioni della Premier League anche quando è andata in svantaggio, anzi soprattutto. A conferma che si poteva fare: i nerazzurri hanno guardato dritto in faccia la squadra più forte del mondo.

Altro che passeggiata come tabloid e commentatori d'Oltremanica si erano raccontati con la tipica arroganza inglese quando si tratta di una palla che rotola, e non solo.

Ma l'Inter dei parametri zero e dei prestiti contro il City costruito dagli sceicchi a suon di colpi strapagati non esce solo a testa alta: sarebbe riduttivo. Non è campione d'Europa solo per una notte di Lula storta, risuona Blue Moon ma sottovoce.

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