Dove eravamo rimasti? Si è perso il conto dei giorni e delle settimane nelle quali, nel raccontare di un evento sportivo, si potesse parlare di tifo, supporto e di partecipazione. Nella giornata di ieri, al Foro Italico, si è cominciato a cambiare rotta e ad assaporare quella normalità di cui tutti abbiamo bisogno. Gli Internazionali d'Italia di tennis hanno segnato, infatti, il ritorno del pubblico nelle manifestazioni sportive nazionali: sulle tribune fino al 25% della capienza per la restante durata del torneo. Facendo due conti, i posti per ogni sessione sono oltre 5.000 (2.415 sul Centrale, 1.493 sulla Grand Stand Arena, 774 nello Stadio Pietrangeli e 590 sui campi secondari).
Uno scenario che si è potuto godere in parte Lorenzo Sonego visto che il suo match contro il n.4 del mondo Dominic Thiem è andato ben oltre il coprifuoco previsto (ore 22) e quindi le tribune si sono svuotate prima del terzo e decisivo set. È stata la partita della vita per il torinese che a suon di vincenti e di giocate coraggiose ha fatto suo il match con il punteggio di 6-4 6-7 (5) 7-6 (5) dopo 3 ore e 28 minuti di partita. E così sarà lui il rappresentante del Bel Paese a continuare l'avventura sulla terra rossa capitolina. Nei quarti di finale ad attenderlo il russo Andrey Rublev (testa di serie n.7).
Meno gloria invece per Matteo Berrettini nel suo ottavo di finale contro il n.5 del mondo Stefanos Tsitsipas. Una sfida inedita sulla terra rossa per loro, in una storia di battaglie esclusivamente sul cemento. Ebbene, Berrettini si è dovuto arrendere alla classe dell'ellenico che in questo 2021 sembra aver fatto clic, ricordando il successo a Montecarlo, la Finale a Barcellona e la vetta della Race, vale a dire la classifica qualificante per le ATP Finals (da quest'anno previste a Torino) che tiene conto del rendimento della stagione in corso.
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