
Una vita breve, appena 32 anni (ne avrebbe compiuti 33 il prossimo 30 aprile), a causa di un brutto cancro ai polmoni contro cui lottava dal 2021. E un fugace passaggio in Italia con la Juventus nell'estate 2014, senza mai vestire però la maglia bianconera. Ai più appassionati il nome di Nicolas Hidalgo Garcia, ex centrocampista spagnolo, dirà poco. In patria era conosciuto di più, pur essendo transitato solo in seconda, terza e quarta divisione: Granada, Cadice, Racing Santander ed Extremadura, squadra quest'ultima dove aveva annunciato il ritiro per la sopraggiunta malattia, i club di cui ha vestito la maglia.
Ieri la sua morte ha colpito il mondo del calcio. La notizia è stata data sui social da molte delle squadre con le quali aveva giocato in carriera. Il messaggio più sentito è stato quello del Granada, dove l'appena ventenne Nico - andaluso di Motril, nella squadra della sua città aveva mosso i primi passi con il pallone - aveva strappato un contratto nel 2012: «Dietro di lui c'è un innegabile esempio di lotta e sacrificio, come ha già dimostrato da noi fino al 2016, debuttando con la prima squadra (in Coppa del Re nel 2014 contro il Cordoba, quella rimase l'unica presenza con i più «grandi», ndr). Ha potuto sentire il calore dei tifosi al Granada City Trophy 2022: quel pomeriggio, insieme a Pepé Macanàs, è sceso sul terreno di gioco del Nuevo Los Cármenes e ha ricevuto un'ovazione più che meritata da chi ha voluto sostenerlo fin dal primo momento nella lunga e sfortunata lotta. Non se ne va solo un calciatore eccellente, ma anche una brava persona. Ma l'affetto dei compagni di squadra, degli allenatori, dei lavoratori, dei dirigenti e dei tifosi sarà sempre presente. Riposa in pace, Nico».
Nella sua carriera durata appena 12 stagioni (305 presenze totali e 28 gol segnati) la Juventus è stata una parentesi: acquistato il 19 agosto 2014, il club bianconero lo lascia in prestito al Granada, dove il maggior azionista è la famiglia Pozzo, già proprietaria dell'Udinese. A Torino non tornerà più iniziando il suo giro tra Cadice e Racing Santander, società che lo acquista a titolo definitivo nel 2019 per poi cederlo all'Extremadura. Appena un anno dopo, la terribile sentenza: cancro ai polmoni. Si ritira dal calcio, ma le cure non bastano, presto arrivano varie metastasi alle ossa.
Ieri la notizia della sua morte che ha scosso tutti. «Non dimenticheremo mai il tuo sorriso e la tua gioia», le parole del Cadice. «La Juventus si unisce al cordoglio della famiglia di Nico, in questo momento di grande dolore», così il club torinese.
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