Mancano poche ore all'atteso derby della Madonnina tra il Milan di Stefano Pioli e l'Inter di Simone Inzaghi. Le squadre sono in salute, con i rossoneri che vantano però 7 punti di vantaggio sui nerazzurri e che dunque possono, teoricamente, affrontare la Stracittadina con un po' più di serenità rispetto ai cugini. Chi di derby di Milano ne ha giocati e un bel po' è Benoit Cauet, ex centrocampista dell'Inter dal 1997 al 2001. Il francese ha vinto diverse sfide contro i cugini rossoneri ma era anche presente nella debacle nerazzurra dell'11 maggio del 2001 quando finì 0-6 in favore della squdra all'epoca allenata da Cesare Maldini. In esclusiva per ilgiornale.it, Cauet ha presentato la Stracittadina di questa sera, ha dato il suo pronostico anche sullo scudetto, ha raccontato alcuni aneddoti da derby e molto altro ancora:
Cauet, che derby sarà quello di questa sera?
"Sarà un derby molto più equilibrato rispetto agli ultimi anni perché il Milan ha fatto un passo avanti. Già l'anno scorso erano messi meglio rispetto al passato e oggi con i nuovi giocatori più quelli acquistati in passato hanno delle armi in più. L'Inter secondo me sta crescendo pian piano, anche conscia del fatto che è già una squadra forte. Conte è andato via ma ha lasciato un'impronta sul gruppo che ha avuto qualche innesto nuovo oltre all'allenatore e dunque bisognava solo dare un po' di tempo ad Inzaghi e ai nuovi di integrarsi e ora mi sembra che le cose stiano andando a posto. L'Inter se gioca in maniera organizzata e disciplinata è la più forte di tutte".
Domanda a bruciapelo: chi vincerà il derby?
"Sicuramente il Milan (ride; ndr). No a parte gli scherzi, sarà una bella partita perché c'è anche la classifica da guardare. Se i rossoneri vincono fanno un bel balzo in avanti mentre se vinceranno i nerazzurri la classifica si sistemerà in maniera sostanziosa. L'Inter mi è sembrata più in forma nelle ultime uscite dato che ho visto un Milan che ha vinto in campionato ma facedo fatica. Il derby comunque è sempre una partita complicata e difficile e fare un pronostico è davvero difficile".
Chi saranno i giocatori decisivi per le due squadre?
"Sul fronte Inter oltre a Brozovic e Barella che sono i due fari penso che possa essere la partita di Lautaro Martinez. L'argentino è un campione e nell'ultimo periodo è stato solo un po' sfortunato ma si sta avvicinando al gol. Nel Milan, invece, ci sono grandi giocatori, campioni che possono decidere con una zampata la partita. Sarà una bella sfida sotto tutti i punti di vista, soprattutto quella agonistica".
Dzeko per ora non sta facendo rimpiangere Lukaku: che ne pensi?
"Sui numeri mi sembra che Dzeko abbia benissimo finora. Edin gioca diversamente da Lukaku, io ero molto affezionato a Romelu e un po' mi manca la sua forza fisica e le sue progressioni palla al piede visto che si portava dietro tre avversari. Con Dzeko c'è più legame tra tutta la squadra, l'Inter gioca diversamente, forse anche meglio, e a livello di numeri mi sembra si sia in linea con il belga. La società ha fatto una grande operazione in uscita e in entrata".
Qual è il derby più bello e quello più brutto?
"Su quello più brutto ovviamente non c'è nemmeno da ricordarlo (lo 0-6 dell'11 maggio del 2001; ndr). Di Derby ne ho vintti tanti e forse il più bello è stato quello del 3-0 con la doppietta di Ronaldo. La Stracittadina di Milano mi piace perché i due club si rispettano tanto e soprattutto le due tifoserie si rispettano dato che c'è una sana rivalità e un sano sfottò che fa bene al calcio".
San Siro sarà finalmente pieno o quasi per il derby dopo due anni d'inferno...
"Bellissimo. Questa cosa è meravigliosa per tutti soprattutto per i calciatori che sono la vera essenza del calcio. Senza i tifosi durante il covid si è vista la differenza perché mancava l'adrenalina. Stasera vedere San Siro pieno, la cattedrale del calcio gremita mi rende davvero felice".
Qualche aneddoto particolare prederby da raccontarci quando eri calciatore?
"Simoni ci dava il sale prima di uscire dagli spogliatoi (ride; ndr). Ci dava un sacchettino, era scaramantico. Grande mister, davvero, Simoni era una grande persona",
L'avversario più scomodo da affrontare nei derby?
"Nella mia zona di competenza era Boban quello che ai derby mi faceva impazzire. Con un solo gesto era capace di farti fuori e poi aveva carattere da vendere, non si tirava indietro. Bei duelli quelli, c'era un grande rispetto tra tutti".
Che derby sarà per il grande ex Hakan Calhanoglu?
"Sarà complicato (ride; ndr). Hakan è un giocatore che negli ultimi anni al Milan ha fatto bene, è stato uno dei più continui negli ultimi anni e ha fatto una scelta di vita. Ha deciso di restare a Milano ma ha fatto il salto dall'altra parte del Naviglio. L'Inter ha colto la possibilità di ingaggiarlo a zero visti i problemi di Eriksen e lui che è un giocatore talentuoso faceva al caso dei nerazzurri e ha fatto la sua scelta. Ripeto, per lui non sarà facile ma ha scelto un percorso e nessuno può criticarlo".
Domanda finale: chi vincerà lo scudetto?
"Penso che la corsa sarà a tre: Milan, Napoli e Inter.
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