Il 28 dicembre, dieci giorni dopo la finale di Coppa del Mondo persa nonostante i suoi tre gol, Mbappé giocava e segnava in Ligue 1. Ieri, Angel Di Maria e Leandro Paredes hanno invece svolto il loro primo allenamento con la maglia della Juventus: terminate le ferie e smaltiti (forse) i festeggiamenti per il titolo conquistato, i due argentini sono arrivati a Torino e si sono messi agli ordini di Allegri.
Pressoché impossibile immaginarli anche solo tra i convocati per il match che i bianconeri disputeranno domani a Cremona, difficile anche vederli sabato nella sfida casalinga contro l'Udinese. E se Allegri ha già spiegato che era tutto previsto, i tifosi juventini non l'hanno presa bene: vuoi perché il comportamento di altri calciatori è stato tutt'altro, vuoi perché dopo una prima parte di stagione così complicata si sarebbero augurati di vedere da parte dei sudamericani un altro atteggiamento. Dopo di che, al primo gol o al primo assist tutto sarà dimenticato: è però un fatto che, soprattutto per quel che riguarda El Fideo, la sensazione che lo stesso abbia usato la Juventus per prepararsi al meglio per la rassegna iridata è giunta forte e chiara. Non gli sarà insomma perdonato più nulla, ammesso che al 34enne di Rosario interessi il parere di quei tifosi che fino a questo momento non lo hanno mai visto esprimere il suo talento.
Per di più, come detto, ci sono stati esempi di altri giocatori che si sono messi a disposizione dei rispettivi allenatori quasi subito dopo la fine dei Mondiali: detto di Mbappé, va ricordato che fin dal 21 dicembre Eriksen e Rashford erano scesi in campo con il Manchester United, così come Saliba era stato titolare il 26 in Arsenal-West Ham. Neymar era in campo il 28 in Psg-Salisburgo, rimediando però due cartellini gialli in sequenza (il secondo per simulazione) e quindi l'espulsione. Tornando a dare un'occhiata in casa nostra, Giroud, Theo Hernandez e Rabiot sono rientrati con più calma ma domani saranno quasi certamente inseriti almeno nell'elenco dei convocati al pari dell'interista Lautaro Martinez, in Italia ormai da qualche giorno. Diverso invece il discorso di Messi, che rivedrà Parigi soltanto oggi e che sarà chiamato a restituire il sorriso a una squadra che due giorni fa è stata battuta dal Lens secondo in classifica: nessuno gli rinfaccerà nulla anche perché nella prima parte di stagione La Pulce aveva fatto il suo, ma è ovvio che anche lui dovrà riattaccare in fretta la spina per non finire nel tritacarne delle polemiche.
Tornando alla Juve, domani a Cremona dovrà affidarci in attacco a Milik e Kean visto che anche Vlahovic reduce da un Mondiale con più ombre che luci sarà ai box causa pubalgia.
«Credo sia inutile pensare agli acquisti ha detto ieri a Radio 1 Evelina Christillin, da sempre vicina ai piani alti della società -. Temo bisognerà anche vendere». Non il miglior viatico per il prosieguo della stagione.
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