Certo sarebbe magnifico parlare di un grande finale, domenica il Lombardia e lunedì la presentazione del Giro 2014. Certo sarebbe eccitante pensare alla storica classica d'autunno, l'ultima delle cinque corse "monumento", nonchè la più difficile e la più sincera: per l'occasione, i nostri Nibali, Basso e Scarponi cercano un'immediata rivincita del Mondiale di domenica scorsa a Firenze, anche stavolta contro i Da Costa (nuovo iridato), i Rodriguez, i Valverde, i Contador, i Froome, i Gilbert, nella segreta speranza di sciogliere finalmente il tremendo sortilegio che ci impedisce di vincere una grande corsa in linea da cinque anni esatti (l'ultimo colpo d'ala azzurro proprio al Lombardia 2008, con Cunego).
Si parte da Bergamo e si arriva a Lecco, scalando però diverse vette difficili, dal Valcava al Colle Brianza, in una lunga gara di resistenza che alla fine premierà il più tenace.
E il giorno dopo, lunedì, tutti a Milano per scoprire il prossimo Giro, del quale comunque si conoscono già i connotati principali, partenza da Dublino, arrivo a Trieste, duello finale sullo Zoncolan.
Tanta roba, per chiudere la stagione della bicicletta. Sarebbe bello parlarne con leggerezza. Invece sarà una chiusura in linea con l'inizio, con quegli strascichi da incubo del caso Armstrong. Stavolta lo scandalo non sa di doping, ma di maneggi e appropriazioni indebite, di conti strani e di denaro sparito. La bomba esplosa dentro Rcs Sport, l'organizzazione del grande ciclismo italiano, è atomica. Già decapitati i vertici (il patron Acquarone, i suoi fedelissimi Catano e Pastore, nonchè la responsabile amministrativa Bertinotti). Un cataclisma dalle conseguenze però ancora indefinite, perchè l'indagine - arrivata anche negli uffici giudiziari - è solo all'inizio. Le accuse sono pesantissime: dirigenti della società facevano sparire denaro dal gruppo con finti finanziamenti a società sportive locali.
Inevitabilmente, la situazione plumbea graverà sulla presentazione di lunedì. Solitamente il varo del nuovo Giro è un gran galà, stavolta avrà tutto il fascino di una veglia funebre.
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