Probabilmente è una maledizione, ma se ci fosse davvero di mezzo un diavolo del tennis avrebbe comunque una faccia d'angelo. Anche quest'anno insomma agli Us Open non ci sarà una sfida tra Federer e Nadal: sembra incredibile, perché non c'è mai stata. «In effetti non ci avevo mai pensato», ha mezzo sorriso Roger dopo la sconfitta, e lui è uno che quando perde ha poca voglia di ridere. Ma la sua consolazione è stata che a strappargli il sogno di una semifinale che avrebbe fatto vibrare New York sia stato Juan Martin Del Potro, il diavolo con la faccia d'angelo appunto.
Ogni volta che Roger Federer perde una partita in uno Slam c'è sempre lo strazio del giorno dopo per i milioni di fan del Re. Eppure questa volta non è stato così strano, pensando che già anni fa il gigante argentino con il dritto più veloce del West ha strappato allo svizzero il trono americano. E poi che Federer questa volta in fondo chiude l'anno con due Slam in bacheca che nessuno pensava potesse mai più mettere. Così i suoi affanni newyorkesi, dovuti alla schiena da vecchietto e agli straordinari dei primi due turni vinti al quinto set, stavolta erano un segnale inequivocabile: l'impresa sarebbe stata impossibile. Certo: il match contro il turbo Nadal di questi giorni sarebbe stato fantastico. Ma per Federer non sarebbe stato comunque alla pari.
Così Roger, che ha avuto le sue chance di vincere il terzo set e rimettere la partita sul suo binario, alla fine ha ammesso: «Juan Martin ha meritato più di me, io stavo bene fisicamente ma con la testa non ero a posto. Ho faticato troppo fin dall'inizio del torneo». E la sconfitta diventa più dolce pensando appunto al suo amico, il tennista gentile che nessuno riesce ad avere per nemico e che nemmeno due operazioni al polso sono riuscite ad abbattere. Così come neppure il fatto di scendere in campo con 38 di febbre ed essere sotto di due set con Thiem negli ottavi di finale, ha potuto rompere l'incantesimo: «Continuo a non stare tanto bene fisicamente, ma quando sono entrato in campo e ho visto Roger nello stadio più grande del mondo e nel mio torneo preferito, è stato un piacere per me essere lì. Quindi ho cercato di giocare a tennis e godermi il momento, senza pensare a quanto fossi stato male nei giorni precedenti. Con Nadal sarà lo stesso». Il pronostico è contro di lui. Ma questo è il torneo dei sopravvissuti, se pensiamo ai guai passati di Venus Williams e Sloan Stephens che questa notte si sono sfidate per un posto in finale nel torneo femminile col finale tutto americano, cosa che non succedeva dal 1981.
Considerato questo, il diavolo del tennis a volte sa proprio essere un angelo.Semifinali donne (giocate stanotte): V.Williams-Stephens, Vandeweghe-Keys. Semifinali uomini (oggi, diretta Eurosport): Carreno Busta-Anderson; Nadal-Del Potro.
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