L'Inter di Antonio Conte è una macchina da guerra e sta tenendo testa alla Juventus di Maurizio Sarri. I nerazzurri hanno vinto 14 partite su 18, come i bianconeri, hanno pareggiato tre partite contro Parma e Roma per 2-2 e 0-0 in casa e contro la Fiorentina per 1-1 al Franchi e hanno perso una sola partita, per 2-1 al Meazza proprio contro la Vecchia Signora che ha per ora vinto il primo round dello scontro diretto disputato il 6 ottobre.
L'Inter vanta il terzo attacco del campionato con 39 reti all'attivo, la miglior difesa con sole 15 reti al passivo e la differenza reti migliore di tutte le 20 squadre della Serie A con un ottimo +24. Lautaro Martinez e Romelu Lukaku stanno facendo cose egregie ma non solo loro dato che tutta la rosa nerazzurra, tranne Matteo Politano che ha avuto pochissime chance per mettersi in mostra, ha dato il suo apporto e contributo alla causa.
Al termine di Napoli-Inter, Conte si è presentato già agguerrito ai microfoni di Sky Sport ed ha risposto per le rime a Fabio Capello che aveva ridotto al contropiede la manovra nerazzurra: "L'Inter quando riparte è micidiale ma è stata aiutata anche dagli errori di posizionamento della difesa di Gattuso. La forza della squadra di Conte è che difende al limite dell’area di rigore e se ne va poi in contropiede e lo fa alla grande".
Il tecnico salentino ha educatemente attaccato: "Mister, ma di che stiamo parlando? Ma quali ripartenze? L'Inter in possesso palla sa sempre cosa fare, giochiamo a memoria. Fortunatamente che gli avversari ci temono più di chi vede le partite. Sento delle assurdità. L'Inter oggi non è affatto stata lì ad aspettare il Napoli, l'Inter oggi, ha aggredito il Napoli altissima. Avete detto che l'Inter vince in trasferta perché difende bassa e riparte. Non è affatto così. Come dico sempre il calcio è bello perché è vario o avariato".
Scorie del passato
Il battibecco di ieri sera, però, pare avere origini ben più antiche tra i due dato che nel 2004, anno del ritiro di Antonio Conte a quasi 35 anni, coincise con l'arrivo di Capello sulla panchina della Juventus. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport pare che il tecnico friulano non volle l'attuale allenatore dell'Inter né in campo come allenatore, né in panchina come membro dello staff o vice.
Il 50enne salentino iniziò poi la sua carriera da allenatore, come vice, al Siena nella stagione 2005-2006. Quello di iera, dunque, sembra essere solo un sassolino dalle scarpe che Conte ha voluto togliersi nei confronti del suo "detrattore" dopo anni di silenzi e di bocconi amari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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