Coronavirus, Giulia Viacava dalla pallanuoto ad infermiera: "Mi rendo utile"

In questo momento delicato per l'Italia per via della pandemia da coronavirus la pallanuotista Giulia Viacava si è voluta rendere utile: "Ho pensato alla mia laurea triennale in infermieristica e mi sono detta ho un’abilità, usiamola"

Coronavirus, Giulia Viacava dalla pallanuoto ad infermiera: "Mi rendo utile"

In queste settimane dure, durissime per via della pandemia da coronavirus che ha investito l'Italia e il mondo intero in tanti si sono dati da fare economicamente e non per dare una mano. Anche diversi sportivi hanno voluto dare il loro contributo in diversi modi: con donazioni di beni alimentari, di mascherine, di materiale sanitario e c'è chi come Giulia Viacava che ha invece voluto contribuire in maniera diretta tornando a fare l'infermiera.

La 25enne pallanuotista italiana professionista difensore dell'Orizzonte Catania e della Nazionale Italiana si è tolta la cuffietta per scendere in campo prima linea in una residenza per anziani nella sua Genova. Giulia gioca in Sicilia ma vista l'emergenza da coronavirus è tornata a casa e ai microfoni del corriere.it ha svelato come le è venuta in mente questa intelligente idea: "Ho pensato alla mia laurea triennale in infermieristica e mi sono detta: cosa ci faccio io qui? Non posso allenarmi e non voglio essere inutile in un momento come questo. Ho un’abilità, usiamola".

La Viacava, con un padre chirurgo e una madre infermiera, ha deciso di mettersi a disposizione dimostrando una grande umanità e una grande maturità nonostante la giovane età: "Nel turno di notte sono sola con un operatore sanitario per una cinquantina di ospiti, in certi momenti sono stati anche di più. Aiuta aver praticato uno sport di squadra, bisogna cercare di fare il massimo con le forze che si hanno e aiuta anche nel rapporto con gli altri. Fino a ieri con le mie compagne di squadra oggi con i miei colleghi qui, nella Rsa".

Giulia in queste settimane si è resa conto di come sia durissimo il lavoro da infermiera: "Non mi aspettavo che fosse così impegnativo. Oggi dalle 7 di mattina alle 9 di sera, credo di non essermi mai seduta e non vedo l’ora di andare a dormire. Ma oltre alla forma fisica è importante quella mentale, mantenere equilibrio, serenità, tenere il cervello in esercizio. Può sembrare strano ma anche avere in testa gli schemi della pallanuoto e essere abituata a elaborarli è utile". Infine, la Viacava ha spiegato come le piaccia assistere gli anziani: "Mi piacciono i miei vecchietti.

Magari fanno i capricci, non vogliono mangiare o andare a dormire, a volte sono quasi come bambini. Sono loro adesso i più fragili, quelli che hanno bisogno. In loro vedo i miei nonni. I nostri nonni hanno fatto tanto, dato tanto, tutta la vita, ora è il momento per noi di restituire".

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