Così l'ex campione di colore attacca le parole di Tavecchio

Thuram ha giocato con Parma e Juve e vinto un mondiale. Non si capacita di quanto detto dal numero uno della Federazione

Così l'ex campione di colore attacca le parole di Tavecchio

Se Carlo Tavecchio fosse il presidente di un'altra Federazione e non di quella italiana, lo avrebbero già costretto a lasciare il suo posto. La pensa così Lilian Thuram, ex difensore con Parma e Juventus e campione del mondo con la Francia, stupito dalle frasi che discriminano "sulla base della religione e della sessualità".

Se già in passato Tavecchio era finito nella bufera per alcune frasi sulle persone di colore, le ultime dichiarazioni per cui è accusato sono quelle sugli ebrei. "Non sono rimasto sorpreso - dice Thuram al Corriere della Sera -, credo che purtroppo questo modo di pensare sia legato anche all'età del signore. Con questo ovviamente non voglio dire che tutti i settantenni sono razzisti e omofobi, per fortuna".

Ma il discorso di Tavecchio comunque piace per nulla all'ex calciatore, secondo cui è inconcepibile che "per essere normali bisogna essere bianchi, eterosessuali,

cristiani, uomini. È una visione anche sessista". Ed è molto chiaro sul suo giudizio: "Mi chiedo come è possibile che il presidente del calcio italiano sia qualcuno che disprezza gli altri. In America non avrebbe avuto chance".

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