Scatta l'allarme Covid in vista della final eight di Champions League dopo che due giocatori dell'Atletico Madrid, il difensore croato Sime Vrsaljko e l'attaccante argentino Angel Correa, sono risultati positivi a un tampone di controllo. Per qualche ora ha persino preso piede l'ipotesi che la squadra potesse essere estromessa dal torneo di Lisbona, con la qualificazione automatica del Lipsia alle semifinali. Per fortuna successivi controlli sul resto della comitiva non hanno fatto emergere ulteriori positività.
Il sudamericano, come comunicato dal club spagnolo, è in isolamento a casa sua e non presenta particolari sintomi. L'esterno croato, invece, era già fuori per infortunio ed è anche lui asintomatico. Vrsaljko è comunque in isolamento su consiglio dei medici, nonostante il suo caso sia da considerare risolto. Le condizioni dei due giocatori saranno monitorate giorno per giorno come stabilito dal protocollo sanitario.
L'Atletico partirà regolarmente oggi per la capitale portoghese con 21 giocatori della prima squadra e 4 ragazzi della primavera. La notizia naturalmente ha scosso il mondo del calcio ed è stata argomento di discussione anche sui social. Purtroppo qualcuno ha esagerato, e prima che i colchoneros dirmassero il comunicato con i nomi degli atleti positivi, su Facebook e Twitter c'era addirittura chi si augurava che tra i positivi ci fosse Thomas Lemar, centrocampista francese di origini guadalupensi.
In difesa del connazionale si è schierato Jules Koundé, difensore del Siviglia, che ha twittato: «Siete dei farabutti e non avete rispetto delle persone. Stiamo parlando di vite umane. Il Covid non è uno scherzo». La situazione dell'Atletico verrà comunque monitorata dall'Uefa anche a Lisbona, in attesa della partita in programma giovedì alle 21 allo stadio Josè Alvalade. Eventuali nuovi casi potrebbero comportare l'esclusione del club dalla competizione (non esistendo tempi tecnici per posticipare la sfida).
Sul fronte Lipsia ha parlato il direttore sportivo Markus Krosche, spiegando di vivere la situazione «con estrema serenità. Siamo professionisti e le questioni di salute vengono affrontate in maniera scrupolosa. Per il resto sarà l'Uefa ad affrontare eventuali criticità». Ironia della sorte, la Madrid del calcio è tornata ad essere colpita pesantemente dal Covid.
Lo scorso 19 luglio 28 giocatori della squadra del Fuenlabrada (Serie B) risultarono positivi al coronavirus alla vigilia della trasferta di La Coruña per la partita dell'ultima giornata di campionato col Deportivo. La gara, tra mille polemiche, è stata recuperata il 7 agosto.
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