Cinque anni fa, fu la finale dell'Europeo che laureò campione il Portogallo. Con Ronaldo in campo per poco più di venti minuti, poi infortunato e quindi sostituito: l'eroe di giornata fu Eder, capace di decidere la sfida durante i tempi supplementari. Si giocava allo Stade de France di Saint-Denis e la Francia di Deschamps, padrona di casa, pregustava il trionfo. Invece, come non detto: le treccine di Eder spuntarono fuori quasi dal nulla e durarono lo spazio di un attimo. Quello giusto, però.
Stasera, comunque sia, Portogallo-Francia. E Germania-Ungheria: tutto è ancora possibile, persino per i magiari reduci dal pareggio contro i transalpini campioni del mondo. Le combinazioni sono inevitabilmente molteplici e prevedono addirittura la possibilità che CR7 e i suoi compagni possano finire qui la loro avventura: affinchè ciò accada, dovrebbero perdere e l'Ungheria imporsi in casa dei tedeschi. Ma anche un ko con tre gol di scarto sarebbe fatale er la differenza reti nel gioco tra le terze degli altri gironi. Difficile per non dire impossibile, ma intanto la possibilità è contemplata e si sa che nel calcio tutto può sempre accadere. Non potrà comunque essere un match banale, quello tra i ragazzi di Deschamps e di Fernando Santos, anche perché le due squadre arrivano da altrettante prestazioni criticate e criticabili: i campioni in carica sono stati infatti presi a schiaffi dalla Germania, certo non un disonore ma con modi spicci che hanno sorpreso. Quanto a Mbappè e compagni, hanno faticato a riacciuffare il pareggio contro gli ungheresi, volenterosi e organizzati ma pur sempre considerati una delle squadre meno attrezzate della competizione: sarebbe insomma ora che al golletto di Griezmann che era seguito all'autorete di Hummels nel match contro la Germania seguissero segnali di concretezza da parte di Mbappè, Benzema e magari Giroud. Non di Dembelé, il quale ha invece già concluso il proprio torneo per un guaio muscolare dopo avere aiutato i compagni a rimontare l'Ungheria. Chi invece potrebbe disputare i primi minuti del suo Europeo è Joao Felix, erede designato di Ronaldo rimasto finora ai box per un problema a una gamba dato ormai per risolto: con lui in campo, anche solo per uno spezzone, il Portogallo guadagnerebbe in creatività e velocità.
Provando così a replicare la storica vittoria di quattro anni fa allo Stade de France e impedendo ai transalpini di vincere il girone: sarebbe il secondo sgarbo consecutivo agli Europei e andrebbe a riequilibrare un bilancio che, nelle precedenti sfide del 1984 e 2000 valevoli per le semifinali, aveva sempre visto prevalere i Galletti.
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