Cruz al veleno: "L'Inter non vinceva niente a causa di Calciopoli"

L'ex attaccante dell'Inter Julio Ricardo Cruz ha ricordato Calciopoli e riservato una stoccata a Balotelli: "Succedevano cose strane, quella è stata una brutta pagine del calcio italiano. Mario? Gli hanno fatto credere di essere Pelé"

Cruz al veleno: "L'Inter non vinceva niente a causa di Calciopoli"

Julio Ricardo Cruz ha giocato per dieci stagioni in Serie A tra Bologna, dal 2000 al 2003, Inter dal 2003 al 2009 e Lazio nella sua ultima stagione da calciatore professionista. El Jardinero, com'era soprannominato in Argentina, nel corso della sua lunga carriera ha sempre segnato caterve di gol tra Italia, Olanda e in patria ed ha chiuso l'attività agonistica con quasi 200 reti all'attivo tra club, 195 in 538 apparizioni, e nazionale con tre gol in 22 gettoni complessivi.

Cruz è uno degli idoli della tifoseria dell'Inter che si ricorda dei tanti gol pesanti e decisivi segnati dall'argentino che diverse volte risultava decisivo con il suo ingresso in campo dalla panchina. Il 45enne di Santiago del Estero ha parlato in Argentina di diversi temi tra cui il club nerazzurro, calciopoli e Balotelli e l'intervista è stata ripresa da calciomercato.com:"L'Inter? Da Calciopoli in poi ha iniziato a vincere titoli, continuava a fare le cose per bene. Prima non poteva vincere perché perdeva partite incredibili. Alcune partite mi sono sembrate strane, con gli arbitri che intervenivano così tanto. Mi facevano fallo da rigore e mi dicevano che avevo simulato".

El Jardinero ha poi continuato affondando il colpo su una delle pagine più brutte del calcio italiano e parlando di alcuni episodi in particolare: "Ci fu una partita contro la Juventus e io giocavo al Bologna: stavamo vincendo due a zero e stavamo gestendo con tranquillità e alla fine abbiamo pareggiato. Gli ultimi minuti furono qualcosa di incredibile, ci fischiarono tutti i falli contro e diedero sette minuti di recupero- continua l'ex attaccante dell'Inter- finimmo per pareggiare al 95′ minuto. Calciopoli fu qualcosa di molto forte, il calcio italiano è visto in tutto il mondo".

Cruz ha poi riservato una stoccata a Mario Balotelli spesso criticato in questi dodici anni di carriera dato che con le potenzialità che ha avrebbe potuto fare molto di più diventando uno dei calciatori più forti in assoluto. L'argentino ha dato una sua interpretazione pure su Supermario che sta facendo fatica al Brescia di Eugenio Corini:"Abbiamo visto tutti il suo potenziale, le cose che poteva fare.

La testa però è molto importante, non solo l’abilità. All’inizio era calmo, umile, fino a quando ha segnato alcuni gol importanti ed è partito di testa, o gliel’hanno fatta partire. Gli hanno fatto credere che fosse Pelé e invece era solo all’inizio".

Segui già la pagina di sport de ilGiornale.it?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica