La Lazio di Simone Inzaghi sta facendo letteralmente sognare i tifosi biancocelesti che sognano ora di vincere il tricolore come avvenuto 20 anni fa nel 1999-2000 quando i ragazzi di Sven Goran Eriksson recuperarono diversi punti alla Juventus di Carlo Ancelotti che perse lo scudetto all'ultima giornata perdendo per 1-0 sul campo, ai limiti della praticabilità per via della pioggia, del Perugia allenato da Carlo Mazzone.
I biancocelesti stanno volando in campionato e non perdono una partita da 20 giornate dove hanno vinto 16 gare e pareggiato quattro volte. La Lazio è ora al secondo posto a quota 59 punti ma una vittoria nell'anticipo di sabato, alle ore 15, nel match dello stadio Olimpico contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic porterebbe per oltre 24 ore la squadra di Simone Inzaghi al primo posto della classifica a più due sulla Juventus che sarà invece impegnata, a porte chiuse o aperte, domenica o lunedì all'Allianz Stadium contro l'Inter di Antonio Conte che si sta giocando il titolo proprio con bianconeri e biancocelesti.
In queste ultime settimane il pubblico di fede biancoceleste ha seguito in maniera nutrita la squadra sia in casa che in trasferta ma oggi c'è da registrare lo scioglimento di uno dei gruppi più importanti e longevo della storia della curva nord della Lazio. Sabato 29 febbraio contro il Bologna, infatti, sarà l'ultima partita degli "Irriducibili", gruppo istituito nel 1987: gli stendardi di uno dei gruppi più caldi della tifoseria laziale non appariranno più in curva nord.
A comunicare lo scioglimento del gruppo, il cui ex leader era Fabrizio Piscitelli conosciuto come Diabolik ucciso sette mesi fa a Roma durante un agguato legato al traffico di droga, ci hanno pensato gli stessi Irriducibili con un lungo comunicato ufficiale. Uno dei leader degli Irriducibili Franco Costantino all'Adnkronos ha parlato dello scioglimento del gruppo più datato della curva nord: "Questa è una decisione sofferta, ma no, la morte di Fabrizio non c'entra. Sono negli Irriducibili dal primo giorno, avevo 16 anni e oggi ne ho 49. Ieri avevamo tutti gli occhi lucidi e non nascondo che stanotte non ho dormito".
Franco Costantino ha poi concluso: "Quando si ha una responsabilità del genere bisogna portare avanti decisioni importanti, la curva nord si unirà dietro un unico striscione
che col nome di Ultras Lazio. Abbiamo dato tanto ma lo scioglimento è prettamente legato al decorrere di un'epoca, è finita un'era. Ne parlavamo già l'anno scorso, Fabrizio sarebbe stracontento di questo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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