Dea a forza 5: il sogno continua

L'Atalanta sale al 2° posto per una notte in attesa del Milan

Dea a forza 5: il sogno continua

Seconda per una notte. Sperando nel regalo di una Lazio all'ultima chiamata per la Champions, stasera contro il Milan. L'Atalanta continua ad alimentare il sogno di conquistare per il terzo anno di fila il traguardo europeo più prestigioso con un pokerissimo siglato da cinque interpreti diversi. C'è lo zampino dell'uomo in più del momento, quel Malinovskyi a segno per tre gare di fila (Juventus, Roma e ieri il Bologna), ma anche della coppia colombiana di attaccanti più prolifica del campionato - Zapata-Muriel - dopo la LuLa interista, del centrocampista più prezioso per Gasperini, quel Freuler punto di equilibrio nel mix di talenti della Dea, e infine del Miranchuk chiamato in causa per far tirare il fiato alla punta colombiana.

Per la nona volta in stagione la truppa del Gasp segna almeno quattro reti e nonostante un -15 nella casella dei gol segnati e un -2 in quella dei punti fatti rispetto alla scorsa stagione, l'Atalanta è sempre lì fra le prime. Pronta intanto a rimandare di un'altra giornata l'ormai sicura festa titolo dell'Inter e poi magari il 23 maggio a festeggiare il suo «personale» scudetto. La ciliegina sarebbe anche prendersi il primo trofeo dell'era Gasperini, ovvero la Coppa Italia nella finale con la Juventus.

Al Gewiss Stadium arriva un Bologna tranquillo ma battagliero per i primi venti minuti. Ecco che per dare il la a un'altra serata di gloria servono prima le parate del portiere Gollini, che riscatta le incertezze sul gol incassato a Roma giovedì, poi gli acuti dei suoi solisti. Poi in sequenza le cinque reti a partire dal sinistro implacabile dell'ucraino Malinovskyi e dal rigore trasformato con freddezza da Muriel (19° gol stagionale, meglio di lui solo Ronaldo e Lukaku), che aveva tradito nella serata dell'Olimpico con un tocco facile facile fallito sotto porta dopo aver dribblato due avversari.

La squadra di Mihajlovic si scioglie dopo il buon inizio, poi il rosso diretto a Schouten, reo di un intervento a piede alto sul ginocchio di Romero, spegne definitivamente gli ardori emiliani. Che incassano altri tre gol in 16 minuti.

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