Il derby da record dei fratelli Insigne

Lorenzo e Roberto Insigne sono i primi calciatori italiani a segnare nella stessa gara in A: nel 1949 toccò ai Nyers

Il derby da record dei fratelli Insigne

I panni sporchi (e sudati) restano in famiglia. La maglia giallorossa di Roberto tra le mani di Lorenzo, quella azzurra di Lorenzo sulle spalle di Roberto: è la foto a fine gara della sfida tra i fratelli Insigne, primi italiani nella storia del nostro campionato a segnare da avversari in una stessa partita. Esisteva un precedente ma quella volta ad andare a segno furono i due Nyers, di nazionalità ungherese, in un Inter-Lazio nel lontano 1949.

Nel risultato e nelle rispettive prodezze, il capitàno del Napoli ha ristabilito le gerarchie familiari. Lui ha dissolto le streghe, materializzatesi sotto forma dell'amato fratellino, alla mezzora del primo tempo. Sbandata della coppia Manolas-Koulibaly, ripartenza micidiale e tocco vincente sotto rete di Roberto, al battesimo del gol in serie A. C'era arrivato ai tempi di Mazzarri allenatore insieme a Lorenzo, sei minuti insieme in un Napoli-Palermo (3-0) del 2013, in cui riuscirono a scambiare palla un paio di volte e a stabilire un record: unici fratelli napoletani di nascita a giocare con la casacca azzurra. Dopo il gol, Roberto s'è steso incredulo sull'erba, festeggiato dai compagni, alla fine di un primo tempo interpretato male da Gattuso. La fotocopia della disfatta di giovedì contro l'AZ: possesso palla a volontà ma scarsa concretezza sotto rete, causa scarso movimento tra le linee, al netto comunque di un rigore negato a Lozano, di una traversa di Manolas e di una super parata di Montipò. Proprio su Lorenzo, un destro dai 20 metri destinato all'incrocio e annullato dalla punta delle dita della mano di richiamo. C'era stato pure un assist del capitàno per Oshimen, gol però non buono per off-side.

Si è capito insomma che sarebbe stata la partita dei due fratelli, per la gioia della famiglia e di tutta Frattamaggiore, dove si tifa Napoli. Roberto ha incrociato Lorenzo sull'out sinistro: «Avevo paura di fargli male perché è più piccolo di me. Ma ha fatto un gol straordinario di sinistro, lui che è destro. Alla fine ci siamo abbracciati, gli ho detto in dialetto una cosa riferita a nostra madre». Più soft il capitàno azzurro nell'abbraccio al 90': «Hai visto? Ho fatto gol di sinistro, che è il tuo piede preferito».

È stato il migliore in campo, ha trascinato nella ripresa un altro Napoli, ha esaltato mamma Patrizia e papà Carmine che aspettavano i figli a Frattamaggiore per la cena. È lì che la famiglia Insigne ha festeggiato la domenica perfetta.

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