Mancano due mesi al Mondiale e la Francia campione in carica si ritrova quasi in mezzo a una strada, dilaniata da mille problemi. Della squadra che 4 anni fa in Russia trionfò mostrando una solidità e una freschezza invidiabili sono rimaste solo macerie e il «grido di dolore» lanciato dal quotidiano «L'Equipe» sulla prima pagina di ieri è eloquente. Praticamente c'è un problema per reparto, a cominciare da capitan Lloris, che ha mollato la Nazionale dopo tanta onorata carriera. Però almeno con Maignan si è trovato un sostituto all'altezza, mentre altrove abbondano i guai per Deschamps. Il ricambio, infatti, sta andando male se non peggio e le pessime prestazioni in Nations League sono lì a dimostrarlo, con appena 2 punti in 4 partite. E non che un anno fa all'Europeo sia andata tanto meglio, anzi. Ad agitare ancora di più l'ambiente dei Bleus sono in particolare le questioni extra-campo. Fa tuttora discutere ciò che è successo a Pogba e al suo clan. Il centrocampista della Juve, uno dei pilastri del titolo mondiale, è impelagato tra infortuni di difficile risoluzione e un caos familiare al limite dell'assurdo, col fratello accusato di estorsione e presunte macumbe contro il compagno di nazionale Mbappé. Un Mbappé a cui viene rimproverato di fare il bello e il cattivo tempo, peraltro, specie a livello di diritti d'immagine.
Ciliegina sulla torta le accuse di molestie sessuali nei confronti del presidente della Federcalcio francese, Noel Le Graet. Tutti grattacapi da risolvere per il ct Deschamps (nella foto), col Mondiale in arrivo tra due mesi.
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