Il bruttissimo gesto del raccattapalle che segna Ajax-Roma

Nei minuti finali della partita il difensore giallorosso è stato colpito con un pallonata in pieno volto da un raccattapalle dell'Ajax

Il bruttissimo gesto del raccattapalle che segna Ajax-Roma

Incredibile episodio nei minuti finali di Ajax-Roma: il terzino sinistro della Roma, Riccardo Calafiori, è stato colpito con una pallonata sul volto da un raccattapalle in seguito a una rimessa laterale.

La Roma passa alla Johan Cruyff Arena di Amsterdam con il punteggio di 2-1, mettendo un'importante ipoteca sul passaggio del turno in vista del ritorno allo stadio Olimpico di giovedì prossimo. Non è sfuggito all'attenzione dei telespettatori l'episodio che ha visto protagonista il terzino sinistro giallorosso Riccardo Calafiori, che era subentrato a metà primo tempo al posto dell'infortunato Spinazzola.

Nei minuti finali della partita con i giallorossi in vantaggio 2-1, Calafiori accompagna in fallo laterale il pallone, non lo recupera e cerca un'altra palla più lontana perdendo, di fatto, qualche secondo di tempo. A quel punto il raccattapalle dei lancieri, probabilmente nervoso per il risultato che stava maturando in campo, con i giallorossi in vantaggio e Calafiori che stava recuperando palla in maniera troppo lenta, ha deciso di colpire il giovane esterno sinistro della lanciandogli la palla sul volto. Un gesto brutto che ha visto la reazione istintiva del giocatore che si avvicina, pronuncia qualche parola, ma per fortuna resta calmo. Poi recupera il pallone e riceve il giallo dall'arbitro per perdita di tempo, prima di rimettere in gioco la palla. Di sicuro non una bellissima immagine nella notte in cui i giallorossi hanno espugnato il fortino dell'Ajax portandosi a casa il primo atto dei quarti di finale di Europa League.

A fine gara è stato proprio il giocatore a fare chiarezza sull'episodio ai microfoni di Sky: "C’è poco da dire, in quel momento ho pensato tante cose ma per fortuna sono rimasto calmo. Probabilmente vedere un giocatore della squadra avversaria che perde tempo forse avrebbe dato fastidio anche a me, quindi non dico che lo rispetto ma ci può stare".

Quel precedente famoso

Un calciatore, il difensore dell'Inter Daniel Passarella e un giovane raccattapalle sampdoriano furono protagonisti di un altro episodio rimasto nella storia del calcio italiano. Una storia dallo sviluppo e dal tenore decisamente diverso e che provocò innumerevoli discussioni. Era l'8 marzo 1987 e la Sampdoria sta vincendo 3-1 con l’Inter. I nerazzurri hanno i nervi a fior di pelle per un gol annullato sul punteggio di 1-1 e per il rigore concesso dall'arbitro Mattei, che ha permesso ai doriani di riportarsi in vantaggio. La palla arriva a bordo campo e il libero argentino interviene a gamba tesa sul sedicenne Maurizio Piana, il raccattapalle che sta solo provando a perdere un po’ di tempo: il referto medico parlò di ferita escoriata alla faccia anteriore della gamba destra e prognosi di dieci giorni.

Il giudice sportivo fu invece benevolo comminando solo sei giornate di squalifica all'argentino. E dopo numerose polemiche soltanto i cinque milioni di lire donati dalla società nerazzurra alla famiglia del raccattapalle chiusero la faccenda per sempre.

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